Blade Runner, un incubo fantascientifico, onirico e profondo, con diverse chiavi di lettura e tematiche, personaggi veri e dialoghi memorabili. Un netto miglioramento rispetto al caotico libro a cui è ispirato. Epico il monologo finale, in buona parte improvvisato dal grandissimo Rutger Hauer. Ottime le musiche di Vangelis che si sposano perfettamente all’ambientazione noir. Esistono sette versioni di questo film, la mia preferita, indicata come US theatrical release, è quella con la voce fuori campo, aggiunta dalla produzione contrariamente al volere di Ridley Scott.
capolavoro fantascienza noir