Creuza de mä (1983)

A Dumenega

Fabrizio De Andrè

A Dumenega da Creuza de mä, Fabrizio De Andrè
A Dumenega
Testo
Quandu ä dumenega fan u gíu
cappellin neuvu neuvu u vestiu
cu 'a madama a madama 'n testa
o belin che festa o belin che festa
a tûtti apreuvu ä pruccessiún
d'a Teresin-a du Teresún
tûtti a miâ ë figge du diàu
che belin de lou che belin de lou

e a stu luciâ de cheusce e de tettín
ghe fan u sciätu anche i ciû piccin
mama mama damme ë palanche
veuggiu anâ a casín veuggiu anâ a casín
e ciû s'addentran inta cittæ
ciû euggi e vuxi ghe dan deré
ghe dixan quellu che nu peúan dî
de zeùggia sabbu e de lûnedì

a Ciamberlinú sûssa belin
ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe
in Caignàn musse de tersa man
e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu

a Ciamberlinú sûssa belin
ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe
in Caignàn musse de tersa man
e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu

e u direttú du portu c'u ghe vedde l'ou
'nte quelle scciappe a reposu da a lou
pe nu fâ vedde ch'u l'è cuntentu
ch'u meu-neuvu u gh'à u finansiamentu
u se cunfunde 'nta confûsiún
cun l'euggiu pin de indignasiún
e u ghe cría u ghe cría deré
bagasce sëi e ghe restè

e ti che ti ghe sbraggi apreuvu
mancu ciû u nasu gh'avei de neuvu
bruttu galûsciu de 'n purtòu de Cristu
nu t'è l'únicu ch'u se n'è avvistu
che in mezzu a quelle creatúe
che se guagnan u pan da nûe
a gh'è a gh'è a gh'è a gh'è
a gh'è anche teu muggè

a Ciamberlinú sûssa belin
ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe
in Caignàn musse de tersa man
e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu

a Ciamberlinú sûssa belin
ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe
in Caignàn musse de tersa man
e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu
La Domenica
Traduzione
Quando alla domenica fanno il giro
cappellino nuovo nuovo il vestito
con la madama la madama in testa
cazzo che festa cazzo che festa
e tutti dietro alla processione
della Teresina del Teresone
tutti a guardare le figlie del diavolo
che cazzo di lavoro che cazzo di lavoro

e a questo dondolare di cosce e di tette
gli fanno il chiasso anche i più piccoli
mamma mamma dammi i soldi
voglio andare al casino voglio andare al casino
e più si addentrano nella città
più occhi e voci gli danno dietro
gli dicono quello che non possono dire
di giovedì di sabato e di lunedì

a Pianderlino succhia cazzi
alla Foce cosce da schiaccianoci
in Carignano fighe di terza mano
e a Ponticello gli mostrano l'uccello

a Pianderlino succhia cazzi
alla Foce cosce da schiaccianoci
in Carignano fighe di terza mano
e a Ponticello gli mostrano l'uccello

e il direttore del porto che ci vede l'oro
in quelle chiappe a riposo dal lavoro
per non fare vedere che è contento
che il molo nuovo ha il finanziamento
si confonde nella confusione
con l'occhio pieno di indignazione
e gli grida gli grida dietro
bagasce siete e ci restate

e tu che gli sbraiti appreso
neanche più il naso avete di nuovo
brutto stronzo di un portatore di Cristo
non sei l'unico che se ne è accorto
che in mezzo a quelle creature
che si guadagnano il pane da nude
c'è c'è c'è c'è
c'è anche tua moglie

a Pianderlino succhia cazzi
alla Foce cosce da schiaccianoci
in Carignano fighe di terza mano
e a Ponticello gli mostrano l'uccello

a Pianderlino succhia cazzi
alla Foce cosce da schiaccianoci
in Carignano fighe di terza mano
e a Ponticello gli mostrano l'uccello
A Dumenega
note e significato

Nella vecchia Genova le prostitute erano relegate in un quartiere apposito. Uno dei loro diritti era la passaggiata domenicale. Con i proventi delle case di tolleranza il comune era in grado di pagare i lavori portuali per un intero anno.

Racconta Mauro Pagani, autore delle musiche e del testo di questa canzone:

"Io ho fatto "Â duménega" avvertendo Fabrizio che la gente avrebbe detto: 'Eh, questo è il Fabrizio di una volta!'".
Pianderlino - Foce - Carignano - Ponticello
Nomi di alcune piazze o vie di Genova che spesso danno il nome anche al quartiere dove risiedono.
A Dumenega
tablatura e accordi
Re         la           re
quandu a dumenega fan u giu
          la       sol    re
cappellin neuvu neuvu u vestiu
       sol             re
cu'a madama a madama'n testa
            la7               re
o belin che festa o belin che festa
           la            re
a tutti apreuvu a pruccessiun
        sol          re
d'a Teresin-a du Teresìn
        sol           re
tutti a mia e figge u diau
             la7              re   sol re la7
che belin de lou che belin de lou
  re         la7                   re
e a stu lucià de cheusce e de tettin
          la                    re
ghe fan u sciatu anche i ciù piccin
     sol            re
mama mama damme e palanche
                la7                 re
veuggiu an a casin veuggiu an a casin

         la              re
e ciùs'addentran inta cittae
           sol            re
cieuggi e vuxi ghe dan derè
          sol                 re
ghe dixan quellu che nu peuan di
           la             re
de zeuggia sabbu e de lunedì
         la          re
a Ciamberlin sussa belin
       la                re
a fuxe cheusce de sciaccanuxe
      la                  re
In Caignan musse de terza man
          la                   re
e in Puntexellu ghe mustran l'oxellu
         la          re
a Ciamberlin sussa belin
       la                re
a fuxe cheusce de sciaccanuxe
      la                  re
In Caignan musse de terza man
          la                   re
e in Puntexellu ghe mustran l'oxellu

  Re             La            re
e u direttò du portu c'u ghe vedde l'ou
               la       sol       re
'nte quelle sciappe a reposu da u lou
          sol               re
pe nun fa vedde ch'u l'è cuntentu
         la7                    re
ch'u meu-neuvu u gh'a u finansiamentu
        la               re
u se cunfunde'nta confusiòn
           sol            re
cunl'eggiu pin de indignassiun
        sol                  re
e u ghe cria  e u ghe cria derè
        la7         re  sol re la
bagasce sei e ghe restè
  re       la7             re
e ti che ti ghe sbraggi apreuvu
          la7             re
mancu ci u nasu gh'avei de neuvu
       sol                   re
bruttu galusciu de'n purtou de Cristu
       la                  re
nu t'ù l'unicu ch'u se n'à avvistu
             la         re
che in mezzu a quelle creatue
      sol         la     re
che se guadagnan u pan da nue
  sol           la     re
a gh'è a gh'è a gh'è a gh'è
       la           re
a gh'è anche teu muggè

       la          re
A Ciamberlin sussa belin
      la                re
a fuxe cheusce de sciaccanuxe
      la                  re
IN Caignan musse de terza man
        la                   re
e in Puntexellu ghe mustran l'oxellu
         la          re
a Ciamberlin sussa belin
       la                re
a fuxe cheusce de sciaccanuxe
      la                  re
IN Caignan musse de terza man
          la                   re
e in Puntexellu ghe mustran l'oxellu

3 risposte a “A Dumenega”

  1. nu t’è l’únicu ch’u se n’è avvistu
    Domanda: il senso non sarebbe “sei l’unico che non se n’è accorto”?

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