Nuvole Barocche (1969)
Nuvole Barocche
Fabrizio De Andrè
Nuvole Barocche
Testo
Testo
Poi un'altra giornata di luce
poi un altro di questi tramonti
e portali, colonne, fontane.
Tu mi hai insegnato a vivere
insegnami a partire.
Ma il cielo è tutto rosso
di nuvole barocche
sul fiume che si sciacqua
sotto l'ultimo sole.
E mentre soffio a soffio
le spinge lo scirocco
sussurra un altro invito
che dice di restare.
Poi carezze lusinghe abbandoni
poi quegli occhi di verde dolcezza
mille e una di queste promesse.
Tu mi hai insegnato il sogno
io voglio la realtà.
E mentre soffio a soffio
le spinge lo scirocco
sussurra un altro invito
che dice devi amare
che dice devi amare.
poi un altro di questi tramonti
e portali, colonne, fontane.
Tu mi hai insegnato a vivere
insegnami a partire.
Ma il cielo è tutto rosso
di nuvole barocche
sul fiume che si sciacqua
sotto l'ultimo sole.
E mentre soffio a soffio
le spinge lo scirocco
sussurra un altro invito
che dice di restare.
Poi carezze lusinghe abbandoni
poi quegli occhi di verde dolcezza
mille e una di queste promesse.
Tu mi hai insegnato il sogno
io voglio la realtà.
E mentre soffio a soffio
le spinge lo scirocco
sussurra un altro invito
che dice devi amare
che dice devi amare.
Nuvole Barocche
note e significato
note e significato
"Nuvole barocche", così come "E fu la notte", non è mai stata apprezzata da De Andrè; aveva solo 18 anni quando la compose, e il suo modo di cantare venne fortemente influenzato da Domenico Modugno (che quell'anno vinse il festival di Sanremo con "Volare").
"Nuvole barocche" è stata scritta nel 1958 con la collaborazione di Carlo Stanisci e Gianni Lario.