Durante l'occupazione nazista della Francia, Rheinardt, etnicamente romani e quindi ufficialmente destinato ai campi di concentramento, continuò a risiedere a Parigi e a comporre musica, grazie alla protezione dell'ufficiale della Luftwaffe Dietrich Schulz-Köhn (1912 ‐ 1999). Questi fu, prima e dopo la guerra, un autore e musicista, molto appassionato di jazz, tanto da aprire uno dei primi jazz club della Germania. Nel 1935 divenne membro del famoso Hot Club de France, l'associazione per la quale Reinhardt e il suo quintetto si esibivano. [Continua a leggere]
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Il regime nazista osteggiava il jazz, considerato "arte deviata" e "produzione negro-giudaica", e per questo motivo è ancor più emblematica la foto che ritrae Schulz-Köhn con la divisa della Wehrmacht in compagnia di Rheinardt, zingaro e menomato, e i membri dell'ultima band afro-americana ancora in circolazione a Parigi.