Le Avventure di Tintin

Tintin in Tibet

Tintin au Tibet

1960 © Casterman

Tintin in Tibet è stato scritto in un periodo molto difficile per l’autore: Hergé, cattolico convinto, dopo ventisei anni di matrimonio con Germaine Kieckens si innamora di una colorista del suo studio, Fanny Vlaminck. La contraddizione tra il voler restare fedele alla moglie e l’attrazione per Fanny porteranno l’autore belga sull’orlo della crisi di nervi.

Hergé soffre quindi di disturbi del sonno, in particolare di incubi ricorrenti, nei quali si trovava circondato da neve e luce abbagliante. Decide di rivolgersi allo psicologo svizzero Franz Riklin, allievo di Carl Jung, il quale gli consiglia di abbandonare il lavoro per dedicarsi a combattere i propri “demoni mentali”.

Il Dalai Lama con Tintin in Tibet
Il Dalai Lama con Tintin in Tibet

Hergé considera l’opzione ma, non volendo abbandonare il suo lavoro, divorzia dalla moglie, sposa Fanny e continua a disegnare Tintin in Tibet, trasmettendo al racconto quella carica mistica che lo rende tanto apprezzato dal pubblico.

Il personaggio di Chang Chong-Chen è stato introdotto nell’episodio Il Loto Blu ed è ispirato a Zhang Chongren (1907 – 1998), scultore e artista cinese amico di Hergé. Nella pagina dedicata al Loto Blu puoi trovare ulteriori informazioni sulla loro amicizia.

Qualche curiosità:

  • Hergé ha definito Tintin in Tibet la sua opera preferita delle Avventure di Tintin
  • In Cina la censura ha cambiato il titolo in Tintin nel Tibet Cinese per poi ritornare al titolo originale dopo le proteste dell’editore
  • Nel 2006 alla Fondazione Hergé viene conferito il premio tibetano Light of Trught, consegnato dal Dalai Lama in persona