Note di Viaggio - Capitolo 2: non vi Succederà Niente (2020)

Migranti

Francesco Guccini

Migranti da Note di Viaggio - Capitolo 2: non vi Succederà Niente, Francesco Guccini
Migranti
Testo
Andavamo che non era ancor giorno
La bocca piena di sogni e dolore
Lasciavamo in un niente di ore e lì attorno
È una terra da infami di sassi e di rabbia
La miseria attaccata alla pelle come una scabbia
Ma nei petti gonfiava un respiro
Che volava in giro come una danza

E andavamo nel mondo, America, Europa
Dovunque ci fosse uno spazio comunque
Sapendo di andare a soffrire
Per vivere e ricostruire

Mescolavo al sangue la storia
Per creare
Una nuova e vitale memoria

Il turbinio di speranza, di vita futura, lavoro, di gioia
Per noi, a decine, a migliaia
Per noi, così in tanti
Per noi niente e nessuno
Per noi emigranti

E partiamo per caso, per sorte
Su quei gusci di noce affollati
Di scafisti violenti, di umanità nuda
Donne, vecchie e bambini e di morti
Un confuso partire, ignoto l'arrivo
Non più l'ora o del giorno, ma se arrivi e da vivo
Ma nei cuori si allarga un respiro
Che ci spinge a andare ad osare sul mare

Fra paure e gli stenti di quel mare mai visto
Ma stringendo un sogno fra i denti
Che qualcuno lontano ci accolga
Ci tenda una mano a noi supplicanti
A noi meno di niente e nessuno
Noi diversi di pelle e cultura
Noi che siamo anche forse il futuro
A noi immigranti

E veniamo da un mondo di guerre e di fame e dovunque
E cerchiamo una patria comunque
Per tornare a sperare
Per vivere ancora

E veniamo da un mondo di guerra e di fame e dovunque
E cerchiamo una patria comunque
Per tornare a sperare
Per vivere ancora
Per ricominciare
Migranti
note e significato

Racconta Flaco Biondini, a proposito della genesi di Migranti:

Caterina Caselli aveva chiesto a Francesco un testo per Bocelli. Lui ha accettato e io l’ho musicato. La canzone però è stata respinta dalla produzione inglese di Bocelli, forse perché descrive la migrazione con toni troppo cupi. Ma d’altronde se ne può parlare in tono leggero? Così la canzone è rimasta nel cassetto per un po’.

Poi, nel 2018, noi Musici, insieme ad Enzo Iacchetti, l’abbiamo proposta a Sanremo, ma purtroppo non è stata selezionata. Oggi finalmente i fan di Francesco possono ascoltarla. L’abbiamo incisa divisi: lui stava a Pavana, nella sua cucina mentre io e i Musici siamo andati a Milano; Mauro Pagani ha voluto che registrassimo in studio.

'Migranti' parla di emigrazione e di immigrazione. Mio nonno, alla fine dell’Ottocento, è partito da Osimo (Ancona) per l’America Latina. Aveva solo 17 anni, non ha mai più rivisto la sua famiglia. Io sono nato e cresciuto in un paese vicino Buenos Aires dove tutti i cognomi erano italiani e la cotoletta e la farinata erano quasi il piatto nazionale.

Sono arrivato in Italia nel 1974 perché avevo un sogno: suonare la chitarra. Difficile trovare un ingaggio così uno dei primi passi è stato frequentare una scuola di jazz proprio qui a Parma. Mi sono fatto degli amici e un bel giorno mi hanno proposto come chitarrista ad un certo Francesco Guccini. Credo non sia un caso che il nostro primo album insieme si intitoli 'Amerigo'.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.