Il disco è firmato a nome Francesco. Questo a seguito di furibonde liti tra il produttore Dodo Veroli e l'autore stesso. Racconta infatti Guccini: [Continua a leggere]
Folk Beat N°1, lista canzoni
Voleva che mi facessi chiamare 'S. Francesco'. Secondo lui si sarebbe dovuto dire 'Sfrancesco', ma l'effetto sulla copertina del disco sarebbe stato più di 'San Francesco'. Voleva mettermi in testa un cappello a punta che aveva visto in un mercato non so dove. Alla fine lo convinsi ad usare solo Francesco, senza cognome ma anche senza le esse prima e senza copricapo.
Il disco riscosse un successo di pubblico pressochè nullo ma riuscì a procurare a Guccini la sua prima apparizione televisiva. Venne infatti invitato al programma Diamoci del Tu, presentato da Caterina Caselli e Giorgio Gaber. La passione di Guccini per la musica risale alla fine degli Anni Cinquanta:
[ho iniziato a suonare] all’inizio dell’estate 1957. Il padre di un nostro amico, Pier Farri, possedeva due cinema a Modena e ogni tanto, preso da improvvisa generosità, ci invitava. Vedemmo un film dove una band suonava in un campo scout femminile: cinque ragazzi e tremila ragazze. All’uscita ci dicemmo: mettiamo su un complesso pure noi.
Victor Sogliani, il futuro fondatore dell’Equipe 84, scelse il sax, che non aveva mai suonato in vita sua. Un altro affittò un contrabbasso. Pier, che era il più dovizioso di denaro, volle la batteria. Io comprai una chitarra con le 5 mila lire che mi passò mia nonna Amabilia.
Imparai da solo [a suonarla]. Me l’aveva costruita Celestino, un falegname di Porretta Terme, che mi aveva dato anche un quadernetto con i pallini che mostravano dove mettere le dita per gli accordi. Ero felicissimo: alla fine di quel pomeriggio sapevo già accompagnare due canzoni.