La narrazione del film è sperimentale ma comunque interessante, i dialoghi e la recitazione notevoli; l’influsso del mondo del teatro evidente, il che rende l’opera un po’ lenta. Il film è stato interpretato come una critica della società occidentale la quale, come Edipo, sceglie di ignorare la propria condizione di incertezza, rifugiandosi nel benessere e nellla noncuranza. Va detto che di tutto questo traspare ben poco dall’opera ad eccezione di un vago e possibile riferimento nel finale del film. Qui, Edipo, finalmente conscio delle proprie origini e del proprio peccato, suona una struggente melodia nell’indifferenza generale.
buono drammatico