E’ chiaro che vista la qualità dei due film precedenti non ci si poteva aspettare niente di insuperabile dalla terza installazione di Jurassic Park, la cui regia è affidata a Joe Johnston invece che a Steven Spielberg. Il film ha un buon ritmo, un paio di grandi scene (tra tutte lo pterodattilo che appare nella nebbia) ma nel complesso è decisamente inferiore ai suoi predecessori per profondità e dialoghi. Bella l’idea di esagerare ancora la meschinità della INGEN con gli esperimenti di genetica ma è un peccato che la cosa non venga approfondita ulteriormente. L’arrivo finale dei militari è poi veramente pacchiano. (va anche detto che uno Spinosauro non è più cool di un T-Rex)
avventura passabile