Nonostante la retorica e l’eccessivo buonismo di tratta di un film profondo e gradevole che racconta la misera esistenza delle classi contadine nell’Italia del Dopoguerra e la loro ricerca di condizioni di vita migliori. Attori intensi, inquadrature ragionate, dialoghi graffianti… Insomma un punto alto del neorealismo italiano. Frase chiave: “Perché i confini sono tracciati sulle carte, ma sulla terra come Dio la fece, per quanto si percorrano i mari, per quanto si cerchi e si frughi lungo il corso dei fiumi e lungo il crinale delle montagne, non ci sono confini, su questa terra.”
buono drammatico