A tratti poetico e stucchevole, si tratta dell’ultima produzione di Fellini che morirà nel 1993. Rispetto alle produzioni precedenti del regista emiliano l’intento onorico dell’opera è chiaro fin dall’inizio ma nè Benigni nè Villaggio riescono a renderla particolarmente meritoria. Il film ha l’indubbio pregio di NON far innamorare Benigni di Nicoletta Braschi; per il resto niente di che. Notevole il dettaglio delle ambientazioni cosa che però non conferisce particolare spessore alla “trama”. Difficile vederlo fino alla fine. Frase chiave: “Come mi piace ricordare. Più che vivere. Del resto che differenza fa?”
barocco deludente noioso