Sorprende che un film con incredibili effetti speciali, un cast da paura, macchine, belle donne, violenza e un budget milionario riesca a regalare così poche emozioni.
Delle scene di combattimento, inseguimento e squartamento non ce n’è una che giunga imprevista o in grado di far saltare sulla sedia lo spettatore. E si ripensa con nostalgia ad Alien, Hannibal o the Ring…
La parte migliore è chiaramente quelle incentrata su Bruce Willis ma nonostante il classico del “Poliziotto solo contro il sistema” la sua trama scricchiola (l’onnipotente senatore che non riesce a tracciare o almeno bloccare l’autrice delle lettere?) e non regala niente di nuovo. Buono il personaggio di Rourke ma anche lì, classica americanata con il cattivo-buono che non muore fino all’ultimo. Magari spendere due parole sul suo passato invece che sulla violenza inflitta alle vittime avrebbe giovato un minimo alla narrazione.
Il tono medio della parte incentrata sulla guerra tra poliziotti, gangster e battone del centro città riesce quasi a farsi perdonare l’intera faccenda, ma la trama ridicola (basta una traditrice affezionata alla propria mamma per smontare i rapporti di forza della Città Vecchia?) e i dialoghi banali e già sentiti la condannano al dimenticatoio.
Insomma, ci sono film decisamente migliori. Unica cosa davvero interessante è la realizzazione grafica della pellicola, con effetti che la rendono a tratti simile a un fumetto.
deludente noir thriller