Lacrime Nella Pioggia

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Scritto e disegnato per il puro gusto di farloMaggio 2001

“La casa è come un punto di memoria
Le tue radici danno la saggezza
E forse proprio questa è la risposta
E provi un grande senso di dolcezza”
(F. Guccini, Radici)

Lacrime Nella Pioggia - Lacrime nella PioggiaLacrime nella Pioggia

Ho la fortuna di avere una famiglia fantastica, numerosa e unita. Nella casa di mio nonno ho scoperto il gioco del pallone, i fumetti, i videogiochi, il gusto di sedersi a un tavolo e discutere. Negli innumerevoli ritrovi famigliari ho ascoltato tantissimi racconti sul passato del mio quartiere (la Comasina) e sui suoi abitanti.

Grazie all’abilità del narratore di turno (in particolare Giovanni, Marco, Enrico, Chiara e Gabriele) i personaggi e i luoghi citati hanno assunto una tale concretezza nella mia immaginazione che ho deciso di provare a riunirli in una doppia tavola. Insomma, una specie di “Lessico Famigliare” concentrato.

Così, per esempio, nella vetrina della macelleria Biffi (situata a Bruzzano) è possibile scorgere, tra i rinomati formaggi che portano anche il mio cognome, la cassetta di legno nella quale mio nonno era solito custodire i guadagni ottenuti dalla vendita di piante al mercato. L’oggetto in questione doveva avere un’attrattiva particolare per il garzone del macellaio. Si racconta infatti che, durante alcune consegne a domicilio, fosse riuscito ad alleggerirlo di diverse banconote da diecimila lire.

Ancora, ai personaggi reali che hanno davvero attraversato le strette stradine del quartiere si sovrappongono personaggi di fantasia provenienti da fumetti e libri. Questi sono indissolubilmente legati, nel mio immaginario, all’immensa, e in parte ancora inesplorata, biblioteca di famiglia dove li ho letti per la prima volta.

Alcuni negozi rappresentati nel disegno esistono ancora al giorno d’oggi, sebbene sembrino anacronisticamente incastrati tra case riverniciate e solarium. Rimangono lì, immobili e scrutatori, testimoni sileziosi di un passato lontano, destinato a scomparire per lasciar posto al nuovo.

Nella tavola vi sono miriadi di rimandi, racconti e suggestioni che sarebbe impossibile (e anche poco interessante) spiegare in dettaglio. Così accontentatevi di un rapido colpo d’occhio, magari vi sembrerà di scorgere qualche storia di cui avete sentito parlare dall’amico di un amico.

Ci tengo a scusarmi per eventuali e distorte citazioni nella tavola. Sono ben conscio del fatto che il ricordo, per quanto autentico, possa essere comunque poco aderente al Vero. Il tentativo non è quello di rappresentare la realtà ma il ricordo della realtà.

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