Rimini (1978)

Parlando del Naufragio della ’London Valour’

Fabrizio De Andrè

Parlando del Naufragio della ’London Valour’ da Rimini, Fabrizio De Andrè
Parlando del Naufragio della ’London Valour’
Testo
I marinai foglie di coca digeriscono in coperta
Il capitano ha un amore al collo venuto apposta dall'Inghilterra
Il pasticcere di via Roma sta scendendo le scale
ogni dozzina di gradini trova una mano da pestare
ha una frusta giocattolo sotto l'abito da tè

E la radio di bordo è una sfera di cristallo
dice che il vento si farà lupo il mare si farà sciacallo
Il paralitico tiene in tasca un uccellino blu cobalto
ride con gli occhi al circo Togni quando l'acrobata sbaglia il salto

E le ancore hanno perduto la scommessa e gli artigli
i marinai uova di gabbiano piovono sugli scogli
il poeta metodista ha spine di rosa nelle zampe
per fare pace con gli applausi per sentirsi più distante
la sua stella si è oscurata da quando ha vinto la gara di sollevamento pesi.

E con uno schiocco di lingua parte il cavo dalla riva
ruba l'amore del capitano attorcigliandole la vita
Il macellaio mani di seta si è dato un nome da battaglia
tiene fasciate dentro il frigo nove mascelle antiguerriglia
ha un grembiule antiproiettile tra il giornale e il gilè

E il pasticcere e il poeta e il paralitico e la sua coperta
si ritrovarono sul molo con sorrisi da cruciverba
a sorseggiarsi il capitano che si sparava negli occhi
E il pomeriggio a dimenticarlo con le sue pipe e i suoi scacchi
e si fiutarono compatti nei sottintesi e nelle azioni
contro ogni sorta di naufragi e di altre rivoluzioni
e il macellaio mani di seta distribuì le munizioni
Parlando del Naufragio della ’London Valour’
note e significato
la London ValourLa London Valour

Parlando del Naufragio della 'London Valour' prende spunto dal naufragio del piroscafo mercantile "London Valour", avvenuto nei pressi del Porto di Genova il 9 Aprile 1970. Il ricordo di tale evento è rimasto a lungo impresso nella memoria dei genovesi, in quanto una simile tragedia, nella quale persero la vita venti persone, avvenne inaspettatamente a pochi chilometri dalle sicure acque del porto.

Per quanto riguarda la relazione tra De André e l'evento, va ricordato che Riccardo Mannerini, amico di De André e in parte coautore di Tutti morimmo a stento, fosse anche in rapporti di amicizia con il capitano dei Vigili del Fuoco che si occupò del salvataggio dei superstiti.

Al di là del fatto specifico, molti critici vedono in Parlando del naufragio della 'London Valour' una metafora della società italiana, ormai naufragata nell'indifferenza generale delle sue componenti.

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