Una Storia Sbagliata (1980)
Una Storia Sbagliata
Fabrizio De Andrè

Testo
e' una storia da non raccontare
e' una storia un po' complicata
e' una storia sbagliata.
Comincio' con la luna sul posto
e fini' con un fiume d'inchiostro
e' una storia un poco scontata
e' una storia sbagliata.
Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
É una storia di periferia
e' una storia da una botta e via
e' una storia sconclusionata
una storia sbagliata.
Una spiaggia ai piedi del letto
stazione Termini ai piedi del cuore
una notte un po' concitata
una notte sbagliata.
Notte diversa per gente normale
notte comune per gente speciale
cos'altro ti serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
É una storia vestita di nero
e' una storia da basso impero
e' una storia mica male insabbiata
e' una storia sbagliata.
É una storia da carabinieri
e' una storia per parrucchieri
e' una storia un po' sputtanata
o e' una storia sbagliata.
Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
Per il segno che c'e' rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu' come e' andata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata.
note e significato
Una Storia Sbagliata fu commissionata a De André per fare da sigla a due documentari Rai sui misteriosi omicidi dello scrittore Pier Paolo Pasolini, commesso il 2 Novembre 1975, e della giovane attrice Wilma Montesi, avvenuto il 9 aprile 1953. Alla stesura della canzone parteciperà anche Massimo Bubola.
La canzone è interamente incentrata sulla morte di Pasolini avvenuta in circostanze e per motivi mai chiariti e quindi da annoverarsi tra le storie "sbagliate". L'accenno al secondo omicidio avviene solo nella strofa finale: "Cos'altro ti serve da queste vite".
De Andrè ricorda così la morte di Pasolini:
[...] A noi che scrivevamo canzoni, come credo d'altra parte a tutti coloro che si sentivano in qualche misura legati al mondo della letteratura e dello spettacolo, la morte di Pasolini ci aveva resi quasi come orfani. Ne avevamo vissuto la scomparsa come un grave lutto, quasi come se ci fosse mancato un parente stretto.
tablatura e accordi
Do (Fa Do)
E' una storia da dimenticare
Fa (Sib Fa)
e' una storia da non raccontare
Do Sol
e' una storia un po' complicata
Fa Do Fa Do Rem Do
e' una storia sbagliata.
Do (Fa Do)
Comincio' con la luna sul posto
Fa (Sib Fa)
e fini' con un fiume d'inchiostro
Do Sol
e' una storia un poco scontata
Fa Do Fa Do Rem Do
e' una storia sbagliata.
Sol Fa Do
Storia diversa per gente normale
Sol Fa Do
storia comune per gente speciale
Lam Sol Fa
cos'altro vi serve da queste vite
Do Sol Fa
ora che il cielo al centro le ha colpite
Do Sol Fa FaDoRemDo
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
Do (Fa Do)
É una storia di periferia
Fa (Sib Fa)
é una storia da una botta e via
Do Sol
é una storia sconclusionata
Fa Do Fa Do Rem Do
una storia sbagliata.
Do (FaDo)
Una spiaggia ai piedi del letto
Fa (SibFa)
stazione Termini ai piedi del cuore
Do Sol
una notte un po' concitata
Fa Do Fa Do Rem Do
una notte sbagliata.
Sol Fa Do
Notte diversa per gente normale
Sol Fa Do
notte comune per gente speciale
Lam Sol Fa
cos'altro ti serve da queste vite
Do Sol Fa
ora che il cielo al centro le ha colpite
Do Sol Fa Fa Do Rem Do
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
Do (FaDo)
É una storia vestita di nero
Fa (SibFa)
é una storia da basso impero
Do Sol
é una storia mica male insabbiata
Fa Do Fa Do Rem Do
é una storia sbagliata.
Do (Fa Do)
É una storia da carabinieri
Fa (Sib Fa)
é una storia per parrucchieri
Do Sol
é una storia un po' sputtanata
Fa Do Fa Do Rem Do
o é una storia sbagliata.
Sol Fa Do
Storia diversa per gente normale
Sol Fa Do
storia comune per gente speciale
Lam Sol Fa
cos'altro vi serve da queste vite
Do Sol Fa
ora che il cielo al centro le ha colpite
Do Sol Fa FaDoRemDo
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.
Do (Fa Do)
Per il segno che c'é rimasto
Fa (Sib Fa)
non ripeterci quanto ti spiace
Do Sol
non ci chiedere piu' come é andata
Fa Do Fa Do Rem Do
tanto lo sai che é una storia sbagliata
Sol Fa Do Fa Do Rem Do
tanto lo sai che é una storia sbagliata.
Grande Fabrizio anche in questa canzone. Interpretazione stellare da parte di Loredana!
Il riferimento al “secondo omicidio”, non si ritrova “solo” nell’ultima strofa come si asserisce in questo articolo, (tra l’altro non è l’ultima e lo ritroviamo nel il ritornello che si ripete più volte e, in tutte le volte, vi è scritto”cos’altro vi serve da queste vite”) ma, bensì, in più strofe.
Una più di tutte dove dice “una spiaggia ai piedi del letto” dove si fa riferimento al ritrovamento del corpo della donna, Wilma, nella spiaggia di Ostia. Il testo comprende, in tutte le sue strofe ambedue i presunti delitti. Sempre la Wilma, una storia di periferia, poi una storia da una botta e via, e anche una storia mica male insabbiata. Di perfieria vista la località di ritrovamento del corpo, fuori Roma, una botta e via vista alla luce delle varie indagini che la collegano, tra le altre ipotesi, a una presunta orgia. Mica male insabbiata fa riferimento, sempre dalle indagini svolte, in più occasioni, alla condanna dell’allora questore e dei politici che, per insabbiare il tutto, fecero e rilasciarono, appunto, indagini sbagliate.
Spero che il mio commento sia d’aiuto.
Comunque complimenti e un saluto.
Caro Nello,
concordo con la tua interpretazione.
Avevo buttato giù alcuni appunti negli ultimi giorni del ’19, ma solo la lettura del tuo testo mi ha fatto venir voglia di condividerli:
“Una storia sbagliata (Fabrizio De André)
A un’attenta (forse troppo attenta?) lettura, il testo sembra riferirsi ad entrambe le storie (Pasolini / Montesi), in un gioco d’intrecci, per cui – tranne in un caso – il primo verso di ogni strofa e del ritornello si riferisce alla vicenda dello scrittore e il secondo a quella della giovane (E’ una storia da dimenticare, la prima, quella di PPP; è una storia da non raccontare, la seconda, quella di WM, con evidente riferimento alle diverse caratteristiche dei due eventi; cominciò con la luna sul posto / e finì con un fiume d’inchiostro, con riferimento alle lunghe polemiche, anche giudiziarie, e agli articoli di giornale a iosa sulla vicenda Montesi); storia ‘diversa’ per gente normale (quella di PPP) / storia comune per gente speciale (jet set / alta politica etc. quella di WM), è una storia di periferia (la prima, PPP) / è una storia da una botta e via (la seconda, WM), con un’inversione nella strofa successiva: una spiaggia ai piedi del letto (la seconda, WM) / stazione Termini ai piedi del cuore (la prima, PPP: i riferimenti sono agli ‘itinerari’ di quelle notti), è una storia vestita di nero / è una storia da basso impero (mandanti ‘neri’ – si disse – nel primo caso, nel secondo… il riferimento pare evidente), di conseguenza… è una storia da carabinieri (la prima, PPP) / è una storia per parrucchieri (la seconda, WM). Si potrebbe immaginare che anche la seconda parte di ogni strofa possa riferirsi alle due vicende. Così, il terzo verso potrebbe riferirsi sempre alla storia di Wilma Montesi: è una storia un po’ complicata, è una storia un poco scontata, è una storia sconclusionata, una notte un po’ concitata, è una storia mica male insabbiata, è una storia un po’ sputtanata; il quarto verso – “è una storia sbagliata” – si riferirebbe quindi sempre, quindi, in modo ostinato, alla storia di Pier Paolo”.
Fammi sapere cosa ne pensi…
Vi consiglio la lettura di questo articolo su Wikipedia dove si trovano le spiegazioni di De André sulla génesis della canzone. Vedrete che è dedicata a Pasolini, si accenna all’altra morte soltanto nel ritornello
Vi consiglio la lettura di questo articolo su Wikipedia dove si trovano le spiegazioni di De André sulla génesis della canzone. Vedrete che è dedicata a Pasolini, si accenna all’altra morte soltanto nel ritornello
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Una_storia_sbagliata/Titti