Due Anni Dopo (1970)
Giorno d’Estate
Francesco Guccini
Giorno d’Estate
Testo
Testo
Giorno d'estate, giorno fatto di sole,
vuote di gente son le strade in città,
appese in aria e contro i muri parole,
ma chi le ha dette per che cosa chissà.
I manifesti sono visi di carta
che non dicono nulla e
che nessuno più guarda,
colori accesi dentro i vicoli scuri,
sembrano un urlo quelle carte sui muri.
Giorno d'estate, giorno fatto di vuoto,
giorno di luce che non si spegnerà;
sembra d'andare in un paese remoto,
chissà se in fondo c'è la felicità.
Un gatto pigro che si stira sul muro,
sola cosa che vive, brilla al sole d'estate;
si alza nell'aria come un suono d'incenso
l'odore di tiglio delle strade alberate.
Giorno d'estate, giorno fatto di niente,
grappoli d'ozio danzan piano con me.
Il sole è un sogno d'oro ma evanescente,
guardi un istante e non sai quasi se c'è.
Dentro ai canali l'erba grassa si specchia,
cerchi d'ombra e di fumo sono voci lontane;
nell'acqua il sole con un quieto barbaglio
brucia uno stanco gracidare di rane.
Giorno d'estate senza un solo pensiero,
giorno in cui credi di non essere vivo,
gioco visivo che non credi sia vero,
che può svanire svelto come un sorriso.
Vola veloce ed iridato un uccello
come un raggio di luce da un cristallo distorto,
vola un moscone e scopre dietro un cancello
la religiosa sonnolenza d'un orto.
vuote di gente son le strade in città,
appese in aria e contro i muri parole,
ma chi le ha dette per che cosa chissà.
I manifesti sono visi di carta
che non dicono nulla e
che nessuno più guarda,
colori accesi dentro i vicoli scuri,
sembrano un urlo quelle carte sui muri.
Giorno d'estate, giorno fatto di vuoto,
giorno di luce che non si spegnerà;
sembra d'andare in un paese remoto,
chissà se in fondo c'è la felicità.
Un gatto pigro che si stira sul muro,
sola cosa che vive, brilla al sole d'estate;
si alza nell'aria come un suono d'incenso
l'odore di tiglio delle strade alberate.
Giorno d'estate, giorno fatto di niente,
grappoli d'ozio danzan piano con me.
Il sole è un sogno d'oro ma evanescente,
guardi un istante e non sai quasi se c'è.
Dentro ai canali l'erba grassa si specchia,
cerchi d'ombra e di fumo sono voci lontane;
nell'acqua il sole con un quieto barbaglio
brucia uno stanco gracidare di rane.
Giorno d'estate senza un solo pensiero,
giorno in cui credi di non essere vivo,
gioco visivo che non credi sia vero,
che può svanire svelto come un sorriso.
Vola veloce ed iridato un uccello
come un raggio di luce da un cristallo distorto,
vola un moscone e scopre dietro un cancello
la religiosa sonnolenza d'un orto.
Giorno d’Estate
note e significato
note e significato
Disse Guccini a proposito dell'estate
"L'estate non ispira canzoni, forse perché càpita raramente che le canzoni nascano da momenti troppo felici. È più facile che la gente si identifichi nelle situazioni tristi".
Quanta disperazione in queste parole. Quanto struggimento. Soprattutto quanta solitudine ed inadeguatezza per una società che ti lascia sempre più solo di fronte ai bivi da percorrere…terribilmente soli nonostante la moltitudine. Non riuscendo a scorrere altra soluzione che annegare nella propria disperazione. Ciechi di fronte alle mani che cercano di accarezzarti ed alle braccia che cercano di abbracciarti. Muti da non rispondere a tanto amore. Basterebbe veramente poco. Basterebbe soltanto aprire per una volta questo cuore solitario . Aprirlo a questo enorme ed incompreso amore. Perché il senso della vita sia compiuto. Perché il cerchio finalmente si chiuda. Perché lo struggimento abbia fine. Perché come d’incanto l’amore abbia il suo agognato compimento. Lasciati andare. Non resistere al richiamo della vita. Regala al tuo cuore quello che merita . L’unica cosa che ti toglierebbe questo disperato tormento. Permetti a chi ti ama disperatamente di poter dare luce ai tuoi giorni bui. Di poter riunire le vostre solitudini per farne due vite finalmente felici .