Il Pianeta Delle Scimmie

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Sceneggiatura per un Viaggio ai Confini della Realtà
11 Febbraio 2011

Premessa: il video soprastante niente ha a che fare con il seguente scritto. L’ho postato perchè è una gran bella prova di democrazia! Trovo sinceramente fantastico che tutti possano liberamente esperimere l’opinione del proprio Capo, sebbene in certi casi mi piacerebbe sperare che siano stati almeno pagati per farlo. Come disse Voltaire in un momento d’ira: “Non sono d’accordo con quello che dici e se non la pianti ti dò un pugno”.
 

Cercando di distogliere l’attenzione dalla pruriginosa situazione politica italiana mi sono dedicato alla fantascienza, immaginando un pianeta nel quale la razza umana si sia evoluta solo fisicamente, conservando dunque le facoltà mentali dei suoi pelosi antenati. In particolare mi sono domandato quale percezione della Politica, della Giustizia e della Verità una popolazione composta da simili esseri potrebbe avere. Il set ideale per una tale indagine virtuale è chiaramente una manifestazione a difesa del Capo delle Scimmie, discusso leader dell’omonimo Paese. Ecco una possibile sceneggiatura per un breve cortometraggio:

Ciak 1 [0.03 – 0.40]

Il capo Scimpanzè

Primo piano, una signora di mezza età (d’ora in avanti indicata con l’affettuoso soprannome di Lucy) appare sullo schermo, truccata come una delle ragazze di Arcore, sebbene sembrino passati decenni dal suo ultimo invito ad una delle celebri feste notturne. E’ guardata a vista da quelle che sembrano due guardie del corpo ma sono in realtà infermieri psichiatrici. La donna viene ripresa durante un monologo interiore, gli occhi lucidi, quasi lacrimosi, la voce spezzata e senza convinzione. Sa che sta giocando una battaglia persa, unica partecipante “illustre” a una manifastazione nella quale nessun altro esponente della maggioranza sembra voler metterci il sedere la faccia. La Nostra lascia intendere allo sbigottito ascoltatore che se un uomo commette tanti reati, fornendo validissimi motivi alla magistratura per indagare su di lui, si trasforma da “criminale che è sempre riuscito a farla franca” a “perseguitato giudiziario”. Sembra inoltre confermare i sospetti di molti al riguardo delle microscopiche dimensioni della scatola cranica del suddetto perseguitato: sono vent’anni che intercettano tutte le sue sconcezze, non sarebbe più facile cambiare sistema di comunicazione invece di cercare ogni volta di stravolgere leggi e regolamenti? Ma il Popolo delle Scimmie non si lascia scoraggiare: grazie al cielo il Luminoso Leader non è col cervello che ragiona.

Il problema, continua Lucy, è “democratico”: immaginiamo che in questo ipotetico Paese delle Scimmie la maggioranza relativa delle persone (circa il 15-20%) sia così infima, sconsiderata, connivente e disinformata da eleggere ripetutamente un criminale, ladro, evasore e magnaccia come primo ministro; questo fatto non lo renderebbe al di sopra di tutte le leggi? Insomma, nonostante avesse collezionato accuse tali da regalargli una decina d’anni a San Vittore, è riuscito lo stesso ad ottenere la fiducia degli elettori che in lui si identificavano. Non significa forse che in qualche modo è stato perdonato dalla comunità e si può difendere quindi dalle numerose indagini che lo riguardano con lo scintillante scudo dell’investitura popolare? Fade-out sull’ultima domanda per lasciare lo spettatore con la sgradevole compagnia del tarlo del dubbio.

Ciak 2 [0.40 – 1.00]

Scimmie Autorevoli

Una signora un po’ avanti con gli anni viene inquadrata come persona informata sui fatti: “La Politica è triste” sostiene, sottolineando giustamente la necessità di offrire svaghi agli imbruttiti rappresentanti del popolo. Ultimamente, tra questi innocui passatempi, sembrano essere molto in voga la concussione di funzionari pubblici, la corruzione di testimoni e la sodomizzazione (consenziente per carità!) di minorenni. Il trend primaverile sembra invece dirigersi verso trastulli più rilassanti come la “Caccia al Giudice Giacobino”, “La Frustata all’Oppositore Offensivo” e “L’impalatura del Giornalista Non Allineato”. L’intervistata conclude fieramente il discorso dimostrandosi incurante del fatto che i suoi nipoti possano essere chiamati a ragione “Figli di Escort”. Alla sua sinistra un uomo indossa una maschera di gomma per non farsi riconoscere. Il suo sguardo tradisce però la frenesia di incassare presto i cinquanta euro promessi per la partecipazione a questa pagliacciata. Al tempo stesso la controfigura di Babbo Natale controlla l’ora sul cellulare chiedendosi cosa cavolo ci faccia in mezzo a quelle altre persone.

Ciak 3 [1.00 – 1.29]

L’abito non fa il gibbone

Un uomo intristito, a cui certamente non farebbero male gli svaghi di cui si diceva poco sopra, ripete un antica litania molto cara al Capo delle Scimmie. La ruga di disperazione che appare sul suo viso riesce a dissimulare solo in parte il disappunto: “Quello passa le notti con le escort più attraenti e io sono qui da solo a dire queste scemenze che non incantano nessuno! Nemmeno i violenti dei Centri Sociali vengono a infastidirci, negandoci così venti minuti nel BananaTG del Primo Canale”. Seguendo il filo dei suoi pensieri, un dubbio amletico squarcia come un fulmine a ciel sereno la monotonia dei suoi commenti: “Non sarà che il partito di plastica di cui sono coordinatore regionale tra qualche mese non esisterà più?”. Funesti presagi che sembrano confermati dall’irrequietezza delle persone alle sue spalle: incuranti del clima invernale, molti indossano infatti occhiali scuri per non farsi riconoscere mentre altri guardano il cielo, pretendendo di essere lì per caso.


Un affezionato lettore (che si firma K. Ubrick) ci manda una proposta per l’inizio del film.

Ciak 4 [1.30 – 2.11]

La schiuma della terra

La sorella di Primo Carnera, camuffata da (poco) attraente rappresentante del gentil sesso, conferma millenni di teorie maschiliste, facendo intendere di volersi candidare nelle file “della sinistra”. Sottolinea inoltre la necessità di avere belle donne (nel senso più fisico possibile) a guidare i ranghi politici. Non si capisce bene come questo possa aiutare a migliorare le decisioni strategiche dello Stato ma è chiaro che sarebbe un’arma micidiale contro i Primi Ministri maschi degli altri paesi… Pensate come diverrebbe facile succhiare qualche finanziamento extra dalla Banca Centrale Europea o convincere i creditori a dare un colpo di spugna al debito pubblico.

L’ascoltatore non può concentrarsi un attimo su questa arguta proposta che tosto il tuo intelletto viene messo alla prova da un altro navigato Maître à penser: una simpatica controfigura di Totò Cuffaro ingaggia gli astanti in un complicato susseguirsi di negazioni, condizionali e congiuntivi che puntano tutti allo stesso obiettivo: difendere la rispettabilità e la professionalità di una delle migliori escort che abbiano vissuto nel Paese delle Scimmie. Nelle vicinanze, un uomo, spacciandosi per una versione ingrassata di Pino Daniele, mette in dubbio i valori della società civile, proponendo un affascinante e originale accostamento: “Tutti magnaccia nessuno magnaccia”. Conclude la sua cavalcata intellettuale con l’interessante proposta di intercettare a raffica tutta la Casta delle Scimmie.

Ciak 5 [2.38-3.05]

Il sedere del babbuino

Per sottolineare il suo disprezzo nei confronti della gogna mediatica, con astuta scelta di marketing, un uomo si fa intervistare mostrando solo il suo posteriore, attirando così l’attenzione deipassanti. La chiappa destra è tutto a un tremito mentre mette l’intero Paese delle Scimmie davanti alle sue responsabilità: “Lo avete eletto? Sapevate quello che faceva? E mo’ che volete?”. Retrospezione finale nella quale un macaco mostra fieramente di avere non solo il pollice ma anche il medio opponibile, un mefistofelico King-Kong illustra come trattare i giornalisti che osano fare domande e un presunto intellettuale travestito da otto lottatori di sumo traccia un’affascinante difesa del contradditorio nella più totale assenza di quest’ultimo.

Ecco, la narrazione ha ancora una volta migliorato il mio stato d’animo, facendomi dimenticare per un attimo i problemi del nostro Paese. Saremo anche in una situazione disperata, ma certo ce la passiamo meglio del Paese delle Scimmie. Ogni tanto è ancora possibile ascoltare un ragionamento, un pensiero, una suggestione, prova ultima dell’esistenza di quel dono immenso che ci distingue dagli animali: l’intelletto

Un’altra bella prova di Democrazia (sono obbligato a riportarla per via della par condicio) che nulla ha a che fare con l’ultimo paragrafo del testo sovrastante.

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