Una Risata ci Seppellirà

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Sorprendono e divertono le reazioni indignate suscitate dalle risatine del Presidente francese Nicolas Sarkozy e del Cancelliere tedesco Angela Merkel. Interrogati sull’affidabilità del Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, i due non hanno potuto evitare di scambiarsi uno sguardo imbarazzato, come quando qualcuno ci domanda di un parente rozzo e primitivo che vorremmo non dover incontrare neppure nelle feste comandate.

Angela e Nicolas sembrano titubare, incerti su chi debba dare la risposta che la diplomazia internazionale impone e attende. Ma le sinapsi neuronali e la libera associazione sono più veloci del freddo raziocinio; mentre gli sguardi dei due leader si incrociano, nelle loro teste è tutto un istantaneo susseguirsi di immagini e slogan che farebbero impallidire il flusso di coscienza dell’Ulisse di Joyce:
CucùaTriesteAllezMinetteInchiaviabileCulona Culo Flaccidolifting non lo lascerei solo con mia moglie mio figlio futuro Mediaset accesi critici controllo stampa Kapòabbronzato italiani mandolino lo votano mafia magia gli credono parlamento vota Rubi nipote di Mubarak Marocco Egitto Libia Gheddafi baciamano pompe bombe pace costituzione democraziaaaahahahah!


In una delle sue interpretazioni più apprezzate, il nostro capocomico diede, con ironia per carità, del kapò a un parlamentare europeo tedesco, reo di avergli ricordato il suo torbido passato.

La risata, inevitabile e liberatoria, a cui fa eco quella dei cronisti presenti in sala e verosimilmente di tutti gli spettatori non italiani, è l’unico dignitoso sfogo concesso loro dalla diplomazia per dire quello che pensano di Silvio Berlusconi. Grazie agli illuminati statisti del primo Dopoguerra, l’Italia è infatti membro fondatore dell’Unione Europea e per questo motivo, anche se vorrebbero, i leader degli altri stati membri non possono rifiutare di incontrarlo, cosa che invece Erdogan non sembra avere problemi a fare. Ma immaginate la vergogna di doverlo trattare da proprio pari, da statista, da uomo onesto, da rappresentante di un popolo ricco di cultura e storia apprezzate e amate da molti, più in Europa che in patria; l’imbarazzo scaturito dal prendere posto con lui per la foto di gruppo, aspettandosi gli scherzi idioti da bambino disadattato e ipercinetico che contraddistinguono il meglio della sua cultura politica; dover sopportare le battute sconce, le conferenze internazionali usate per attaccare gli oppositori interni, le sue scomode amicize. Sarà capitato anche a voi di avere a che fare con qualcuno di assolutamente indegno, elettrauto, funzionario, vescovo o notaio, che, per la carica o la responsabilità che ricopriva, andava trattato con rispetto. La stessa cosa, elevata in ambito internazionale, accade in Europa e una risata è il minimo che ci si possa aspettare, vista la grottesca situazione in cui si trova il Belpaese.


Sfruttando l’originale accostamento tedesco/birra e italiano/dongiovanni il Nostro ci regala un’esilarante barzelletta degna di Gianfranco Stevanin. Forse Merkel e Sarkozy non riuscivano a smettere di ridere ripensando a questo capolavoro di comicità?

Ed è bravo Sarkozy a riprendere subito il controllo sottolineando, seppure con un ghigno, la fiducia non nell’uomo Berlusconi ma nelle istituzioni italiane che quest’ultimo, purtroppo, ancora rappresenta. E’ quindi un (finto) tonto chi vede in quella risata un insulto esplicito agli italiani o un caso diplomatico tale da risvegliare i sentimenti patriottici della Grande Guerra. Il motivato sberleffo è rivolto al popolo becero e arrogante che per vent’anni si è fatto abbindolare da un ciarlatano, alla classe politica impotente e corrotta che preferisce giocare con le tensioni sociali pur di non rinunciare ai propri privilegi, e ai gretti industriali che, dimostrando come sempre una scarsa conoscenza storica, hanno pensato di poter controllare e comandare Sua Emittenza e l’annessa Corte dei Miracoli.

Emma, Pier Luigi, Franco, Umberto è già abbastanza triste avervi come compagni di naufragio, lasciate almeno che qualcuno si diverta con i problemi che per anni avete scelto di ignorare. Dite che Francia e Germania non possono mettere in ridicolo l’Italia. Pensate forse di avere l’esclusiva?

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