Irlanda, Éire

Irlanda, Éire

L'Irlanda e la sua storia più recente mi hanno conquistato per la prima volta attraverso le pagine di 'Concerto in O' minore per Arpa e Nitroglicerina', a parer mio una delle più riuscite avventure di Corto Maltese, personaggio dei fumetti creato dal veneziano Hugo Pratt. Il racconto, ambientato nei pressi di Dublino, ha come cornice storicfa la guerriglia tra l'esercito britannico e il Sinn Féin, partito indipendentista irlandese fondato da Arthur Griffith nel 1905. La vicenda si dipana nel periodo successivo alla Rivolta di Pasqua (Easter Rising) del 1916 e precedente alla fine della Prima Guerra Mondiale. Il clima teso, le gesta eroiche, le tradizioni e la lingua di un popolo oppresso da secoli si amalgamano in un racconto che trasmette tutto il fascino e il mistero dell'Irlanda.

Irlanda, Racconto di Viaggio, Carta Politica
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Da qui prendo spunto per una ricerca più approfondita delle problematiche politiche e sociali dell'isola: i fatti di cronaca, le sigle e i nomi dell'immenso puzzle irlandese cominciano lentamente a trovare una sistemazione logica nella mia mente.

 Corto Maltese di aggira circospetto tra le strade di DublinoCorto Maltese di aggira circospetto
tra le strade di Dublino

L'attentato di Docklands del 1996, del quale ricordo qualche vaporoso servizio televisivo, è solo uno delle più recenti azioni di guerriglia dell'Irish Republican Army (IRA). Diretta discendente degli Irish Volunteers, armata di volontari che partecipò all'insurrezione del 1916, l'IRA combatte vittoriosamente contro gli inglesi durante la Guerra d'Indipendenza Irlandese del 1919. Con gli accordi di pace del 1921, sei delle nove contee dell'Ulster vengono assegnate al nuovo stato dell'Irlanda del Nord, che entra a far parte del Regno Unito. Sotto la guida di Michael Collins, una piccola porzione dell'IRA prende parte al negoziato e accetta gli accordi, confluendo nell'Irish National Army. Al contrario, la maggioranza dell'IRA, capeggiata da Frank Aiken, sogna ancora di riunificare l'intera Irlanda e dà il via a due anni di guerra civile contro gli ex-commilitoni. Nonostante il cessate il fuoco firmato da Aiken nel 1923, l'IRA e le sue affiliazioni continueranno a combattere fino ai giorni nostri, portando a termine numerose azioni di guerriglia urbana e suscitando violente rappresaglie dell'Esercito Britannico (come il Bloody Sunday del 1972, tema centrale di una famosa canzone degli U2).

 Oscar WildeOscar Wilde

Non solo la Storia ma anche la Letteratura Irlandese risvegliano il mio interesse: primo fra tutti Oscar Wilde (1854 - 1900), da sempre uno dei miei scrittori preferiti, che ammiro in particolare per l'incredibile senso dell'umorismo e l'astuta, genuina difesa dei valori dell'edonismo. Capolavori come 'L'importanza di essere Onesto' e 'Il ritratto di Dorian Gray' mettono in ombra qualunque altra produzione contemporanea. Sul filone satirico, si distingue Jonathan Swift (1667-1745), famoso per 'I viaggi di Gulliver' ma anche autore di ben più graffianti scritti di satira come 'Una modesta proposta'. Per amore di completezza andrebbero citati anche James Joyce e il suo pupillo Samuel Beckett, sebbene trovi i loro scritti incomprensibili e a tratti irritanti.

Tra le pagine di Martin Mystère si dipanano miti e leggende care all'Isola Smeralda, terra originaria di innumerevoli racconti riguardanti folletti, goblin, banshee e leprecauni. Le mie letture vengono accompagnate dalle magiche atmosfere evocate dalle musiche dei Moving Hearts. I temi impegnati dei testi di Christy Moore mi conquistano immediatamente facendo da contrappunto alla dolce semplicità di altre canzoni più tradizionali come 'Molly Malone', inno ufficiale della città di Dublino, e la famosissima 'Whiskey in the Jar'.

Dopo una simile indigestione culturale non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di visitare la Repubblica d'Irlanda: il mio liceo organizza un corso intensivo d'inglese della durata di 10 giorni a Dublino con pernottamento in famiglia. So bene che sarà un viaggio trascurabile dal punto di vista linguistico ma almeno avrò la possibilità di camminare tra le strade della città di cui tanto ho sentito parlare. E finalmente il 2 Ottobre 2004 scendo la scaletta dell'Aer Lingus Airbus A330-300.

 The Spire svetta in O'Connel Street dietroalla statua del sindacalista James LarkinThe Spire svetta in O'Connel Street

All'aeroporto non c'è nessuno ad attendermi. Dopo una ventina di minuti, vedo comparire un signore baffuto dall'aria simpatica e scopro che si tratta del mio host father, Séamus. Scambiati i convenevoli e le domande di rito saliamo in macchina. Noto immediatamente che i cartelli sono scritti in due lingue: irlandese e inglese. Così un rassicurante 'Dublin' si trasforma nell'impronunciabile 'Baile Átha Cliath' che significa letteralmente 'città dal guado fortificato'.

Oltre a questo, i cartelli stradali non sembrano seguire gli standard degli altri paesi europei. Séamus risponde ai miei interrogativi: 'Sono un misto tra quelli americani, inglesi e australiani. L'unica cosa di cui sono sicuro è che qui non ci sono canguri'. Prima di effettuare la difficile manovra per entrare nello stretto vialetto che porta al garage di casa, l'uomo si gira verso di me esclamando con un sorriso: 'Non ti preoccupare, riesco a parcheggiare lì anche il sabato sera dopo un paio di birre'. L'humor irlandese sembra essere basato su un continuo sarcasmo, spesso difficile da smascherare (soprattutto per i non madre lingua).

Faccio conoscenza con il resto della famiglia: la moglie, Carol, è sulla quarantina, bassa e abbastanza rotondetta; al contrario, la figlia maggiore, Tara, è molto magra, allegra e spensierata, mentre quella minore, Jane, è capricciosa e disobbidiente. Il cane di casa si avvicina con un ringhio sommesso, annusa il nuovo visitatore e si ritira soddisfatto nello sgabuzzino. La casa è spaziosa anche se parecchio disordinata: sul tavolo della cucina sono ammassati oggetti di ogni genere, dal salotto giunge il gracchiare di un televisore, nel lavandino del bagno sono adagiate due confezioni di shampoo.

 Trinity College, DublinoTrinity College, Dublino

Accetto la tazza di tè che mi viene offerta (lo bevono con un'ombra di latte accompagnato da biscotti al burro) e mi lancio nella conversazione. Scopro così che Carol, oggi casalinga, è stata, fino a qualche mese prima, una dei consiglieri del Ministro degli Esteri irlandese. Rimango sorpreso di essere ospite di una famiglia apparentemente modesta eppure così importante ('Wow, I'm hosted by VIPs!') ma mi viene subito fatto notare che in Irlanda ci sono solo quattro milioni di abitanti e quindi l'incolmabile divario tra politici e gente comune è meno avvertito, nella capitale, rispetto ad altre nazioni più popolate.

Nel pomeriggio compio la prima perlustrazione della città: si comincia in Marlborough Street, con la cattedrale di Saint Mary, dove vennero celebrati i funerali di stato dei patrioti Michael Collins ed Éamon de Valera. Proseguendo lungo O'Connell Street non si può fare a meno di notare un'immensa colonna che si innalza verso il cielo: si tratta dello Spire, anche noto come 'Monumento alla Luce', costruito nel 2003 nell'ambito di un progetto di rivalutazione urbanistica della zona. Precedentemente, nello stesso luogo, si trovava la 'Colonna di Nelson', una statua rappresentante il famoso ammiraglio inglese, distrutta nel 1966 da un attacco dell'IRA. Nonostante le notevoli dimensioni dello Spire, la mia prof. d'inglese riesce a non vederlo, domandando a noi studenti se avessimo notato la minuscola (al confronto) statua di James Joyce, situata poco distante.

Alla fine della strada si raggiunge il General Post Office, il più grande ufficio postale del paese e quartiere generale dei rivoluzionari del 1916. Attraversato il fiume Liffey e proseguendo verso Est su Burgh Quay si ha una splendida vista della neoclassica Dogana di Dublino (Custum House), oggi sede del Ministero dell'Ambiente.

 Custum House, l'antica dogana di DublinoCustum House, l'antica dogana di Dublino

Tornando sui miei passi, verso Westmoreland Street, giungo a College Green dove sorge l'antico Parlamento Irlandese, primo edificio al mondo costruito appositamente per ospitare le due camere dei Lord e dei Comuni. Giudicato troppo legato alla passata dominazione britannica, l'attuale Parlamento Irlandese (Oireachtas Éireann) trovò un'altra sede e il palazzo ospita oggi una filiale della Banca d'Irlanda. A poca distanza si trova il famoso Trinity College, la più antica università di Dublino, fondata nel 1592 dalla Regina Elisabetta I d'Inghilterra. Nell'università è ospitata anche una delle più grandi biblioteche d'Europa, contenente oltre cinque milioni di volumi.

 The Temple BarThe Temple Bar

La sera si avvicina ed è inevitabile una visita alla zona di Temple bar, uno dei distretti più caratteristici e meglio conservati della città. L'atmosfera è medioevale e turistica al tempo stesso: stradine in porfido, portoni dipinti a fresco e ogni cinquanta metri si incontrano musicisti ambulanti. Al Gogarty Pub provo per la prima volta una mezza pinta (che in Irlanda chiamano 'Glass' invece di 'Half Pint') di Guinness, la famosa birra scura di Dublino, distillata per la prima volta nel 1759 da Arthur Guinness. Universalmente noti sono anche i manifesti che la pubblicizzano, diventati rapidamente la prima fonte di introito della società.

 La Bandiera del Battaglione di San PatrizioLa Bandiera del Battaglione di San
Patrizio con la scritta 'Erin Go Bragh',
Irlanda per sempre.

L'indomani la sveglia è puntata per le sette: primo giorno di lezione d'inglese e traumatico impatto con il traffico dublinese. Un vento gelido e tagliente come un coltello spazza le strade illuminate dalla fioca luce del sole. Il bus tanto atteso si fa lentamente strada tra la coda di macchine; impiegherà circa quaranta minuti per percorrere i tre chilometri che mi separano dalla scuola di lingua. Il docente, Andrew, è molto simpatico e accetta di condurmi, dopo la lezione, al Sinn Féin Shop dove acquisterò la Bandiera del Battaglione di San Patrizio, un commando di espatriati irlandesi che combatterono la guerra messico-americana del 1848.

 Il castello di DublinoIl castello di Dublino

Il pomeriggio seguente lo trascorro nel bellissimo Phoenix Park (Páirc an Fhionnuisce, letteralmente 'Parco dell'acqua chiara'), sede tra l'altro della residenza del Presidente d'Irlanda. Visito il giardino zoologico (uno dei più antichi del mondo), l'obelisco di Wellington e il magazzino fortificato, citato in un libello di Jonathan Swift: 'Finalmente una prova dell'astuzia irlandese / qui l'arguzia è palese / quando non resta niente che valga la pena difendere / noi costruiamo un magazzino'.

Il giorno successivo, finite le ore di lezione mattutine, visito il Castello di Dublino, simbolo della passata dominazione britannica, sede del giuramento del primo Presidente d'Irlanda e oggi adibito a lussuoso alloggio di stato. Fatta eccezione per la Record Tower, che risale al 1228, l'attuale castello è stato ricostruito dopo che un incendio nel 1673 distrusse la precedente fortificazione medioevale. Il mio giro continua lungo la poco distante Grafton Street, la via dello shopping, alla fine della quale si trova la statua di Molly Malone.

 La pubblicità della Guinness, disegnata nel 1936 da John GilroyLa pubblicità della Guinness,
disegnata nel 1936 da John Gilroy

Rientrato a casa, dopo l'ormai consueto tè, Séamus, che fino a poco prima stava guardando una partita di biliardo in TV, si risveglia dal torpore e mi sfida a Badmington, un gioco simile al tennis, molto popolare nei paesi anglofoni. É la prima volta che mi cimento in questo sport e, com'era prevedibile, le mie prestazioni sono da dimenticare.

Verso sera Tara è pronta per andare a una festa e il suo abbigliamento, che poco lascia all'immaginazione, conferma quanto già avevo notato camminando per le strade di Dublino: le ragazze, in genere non particolarmente attraenti, sembrano vestire tutte in maniera alquanto succinta, incuranti della temperatura esterna che è spesso inferiore ai dieci gradi. Le giornate seguenti trascorrono senza avvenimenti degni di nota e prima di accorgermene mi ritrovo nuovamente a Milano.

 Ross Road, County KerryRoss Road, County Kerry

Torno in Irlanda solo sei anni dopo, questa volta per visitare, su consiglio dell'amico Sergio, la Contea di Kerry e quella di Cork, situate nel Sud-Ovest dell'Isola. Per questo viaggio farò un uso intensivo della piattaforma Couchsurfing.org. La fine di Febbraio non è forse il periodo migliore per fare il turista, ma una pausa è d'obbligo dopo una stressante sessione di esami in terra tedesca. Così alle quattro del mattino di Domenica 20 Febbraio 2011 attendo il bus che mi porterà alla stazione ferroviaria di Bonn. Da lì prendo il primo treno per Colonia, salgo sul pullman diretto allo sperduto aeroporto di Frankfurt-Hahn (due ore e mezza di viaggio) e, verso le dieci di mattina, incurante della neve che ha iniziato a fioccare, mi imbarco sul volo Ryan-Air diretto a Kerry.

Il tempo non sembra essere migliorato di molto durante il volo: partito con la neve, atterro con la pioggia. Il prossimo autobus passerà solo tra due ore, così approfitto di un taxi-bus prenotato da un gruppo di tedeschi per farmi dare un passaggio fino a Killarney. Qui mi incontro con Ray, ingegnere cinquantenne residente ad Aghadoe, piccolo paesino affacciato sul Lago Lough. Gentilmente mi accompagna per un giro turistico della città, arricchendo la conversazione con racconti e aneddoti; le strade sono strette e molto ben tenute (Killarney ha infatti vinto il premio come città più curata d'Irlanda), la gente rilassata e il traffico quasi assente. Visitiamo la Cattedrale di St. Mary, costruita nel 1855 in stile gotico, il Parco Nazionale di Killarney e Ross Castle, fortezza risalente al 1850, dalla quale si può ammirare in lontananza l'Isola di Innisfallen.

 Ross Park, County KerryRoss Park, County Kerry
'Il cielo d'Irlanda e' un enorme cappello di pioggia
il cielo d'Irlanda e' un bambino che dorme sulla spiaggia
il cielo d'Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero
ma dopo un momento i colori li fa brillare piu' del vero'

(Il Cielo d'Irlanda, Massimo Bubola, 1992)

Viaggiando, capita a volte di comprendere più a fondo i versi di una poesia, i riferimenti di un libro o le citazioni di qualche film. In questo caso non posso fare a meno di ripensare alla bellissima canzone Il Cielo d'Irlanda, scritta da Massimo Bubola nel 1992 e resa celebre dall'interpretazione di Fiorella Mannoia. Mi accorgo solo ora quanto molti dei suoi versi, che ho sempre ritenuto essere abbastanza fantasiosi e scritti solamente per ragioni metriche o di rima, siano in realtà molto pertinenti: il cielo d'Irlanda è davvero 'un enorme cappello di pioggia' e in certi momenti ricorda proprio una 'donna che cambia spesso di umore'. Infatti, tra la camminata nel parco e l'arrivo a Ross Castle (circa due chilometri di percorso) il sole si affaccia e scompare una decina di volte, inframezzato da brevi e violenti scrosci d'acqua. Ray mi cita un famoso detto irlandese: 'Se non ti piace il tempo che fa ora, aspetta un minuto'.

La serata trascorre tranquilla, tra discussioni di storia, politica e attualità. Scopro dettagli inaspettati sull'importante ruolo avuto dal Calcio Gaelico nell'organizzazione della resistenza irlandese agli inizi del '900. Sulla via di casa, noto che molti hotel espongono, oltre a quella irlandese ed europea, la bandiera americana. Ray mi spiega che i turisti più facoltosi sono in genere statunitensi e sono soliti affittare una stanza in qualche lussuoso albergo per l'intera stagione estiva.

 Lady's View, County KerryLady's View, County Kerry

Il mattino seguente, sprezzante delle grige nubi che attendono minacciose, mi sposto a piedi verso Muckross House (Theach Mhucrois), residenza estiva costruita nel 1843 in stile Tudor, rinnovata e ampliata intorno al 1850 al fine di ospitare la Regina Vittoria. Il tempo sembra migliorare e in pochi minuti un cielo di un azzurro intenso accoglie il mio ingresso nei bellissimi Giardini di Muckross, caratterizzati da una natura suggestiva e da una invidiabile posizione: l'area si trova infatti nella penisola di Muckross, sottile lingua di terra situata tra i due laghi di Killarney. Il tempo trascorre veloce e devo pensare a raggiungere la mia prossima meta: uno sperduto ma molto caratteristico paesino di nome Sneem.

 Kenmare Bay, County KerryKenmare Bay, County Kerry

Essendo bassa stagione il servizio pubblico non è garantito e devo ricorrere all'autostop. Progetto di muovermi in due tappe (Muckross-Kenmare sulla statale N71 e Kenmare-Sneem sulla Statale N70) invece di provare la sorte con un passaggio diretto lungo la meno trafficata Regionale R568. Dopo una trentina di minuti la fortuna mi arride: Brendan, un pasticcere di Killarney, accetta di darmi un passaggio fino a Kenmare dove deve recarsi per incontrare un amico. Durante il tragitto mi racconta qualche aneddoto sui luoghi che stiamo attraversando, fermandosi nei punti panoramici per farmi scattare un po' di foto. La strada tortuosa si inerpica tra rocce, burroni e crepacci. Raggiungiamo lo splendido spiazzo di Lady's View dal quale si possono ammirare tutti e tre i laghi del Ring of Kerry. La zona è desolata ma nonostante questo affascinante.

Ridiscesa la montagna dall'altro fianco, Brendan allunga di poco il tragitto per mostrarmi la Baia di Kenmare che si apre una decina di chilometri più avanti direttamente sull'Oceano Atlantico. Avendomi preso in simpatia, si offre di darmi un passaggio fino a Sneem da cui proseguirà, con una deviazione di circa trenta chilometri, verso Killarney. Così, mentre lui incontra il suo amico, visito la piccola cittadina di Kenmare (Ceann Mara, letteralmente 'Capo del Mare').

A Sneem (An tSnaidhm che significa 'Il nodo') Brendan mi presenta l'unico farmacista del paese. I due si conoscono fin dall'infanzia, essendo entrambi originari di Killarney. Sarò ospite di Eoin, un ragazzo di trent'anni che si occupa di informatica e conosce tutti i segreti della zona. Il programma per la serata prevede una Jam Session con una decina di altri musicisti irlandesi. L'atmosfera è fantastica e, grazie a una chitarra di riserva, dimentico presto la mia stanchezza. Il piccolo paesino si rivela essere parecchio internazionale: Sarah, che suona chitarra e flauto irlandese, è di Newcastle, Inghilterra; John, chitarra solista, viene da Brussels; Jean, percussioni, è originario della costa azzurra; Teresa, violino, è di Grandola, Portogallo. Una serata indimenticabile trascorre così tra musica, pizzette e torte.

 Il piccolo porto di Sneem, County KerryIl piccolo porto di Sneem, County Kerry

Al risveglio, nonostante la pioggia incessante, decido di esplorare quello che Sneem ha da offrire: due piazze (denominate 'Nord' e 'Sud'), un ponte, due chiese, quattro pub e un fiume per un totale di seicentosettantadue abitanti. Le case sono tutte pitturate a tinte molto accese. Si racconta che siano stati scelti questi colori al fine di far trovare la strada di casa anche agli ubriachi. Nonostante le ridotte dimensioni del paesino, il mondo è passato anche da qui, lasciando di tanto in tanto qualche segno: una statua commemora le numerose visite del Presidente francese Charles de Gaulle (1890 - 1970); Earbhall Ó Dálaigh (1911 - 1978), quinto Presidente d'Irlanda, originario della zona, è seppellito nel cimitero del paese; al centro della piazza Sud una scultura di bronzo commemora il compaesano Stephen 'Crusher' Casey (1908 - 1987), campione mondiale di wrestling. Mi incammino lungo un sentiero che conduce al porticciolo, riflettendo sull'importanza che anche il paesino più insignificante assume nel complesso gioco di incastri della Storia. La nebbia mi circonda mentre il fiume Sneem scorre gorgogliando poco lontano.

 Il Murphy's Bar di SneemIl Murphy's Bar di Sneem

Rientrato a casa, Eoin mi mostra un libro, realizzato con il contributo degli abitanti di Sneem, che raccoglie gli eventi significativi degli ultimi tre secoli del paese con tanto di foto e documenti d'epoca. Lo sfoglio con interesse sorseggiando un ottimo tè. Nel pomeriggio ci rechiamo in visita a un suo amico chitarrista che abita in una zona sperduta tra le colline. Il paesaggio è pittoresco e Eoin mi indica alcuni megaliti eretti in età precristiana. Gwan vive in una piccola casetta polverosa composta da due stanze: un cucinino e un salotto strapieno di strumenti musicali di ogni tipo: violini, chitarre, bouzuki, mandolini, tamburi, pianole... Lungo le pareti si alternano numerosi scaffali con libri che poco sembrano avere in comune. Tra questi 'La Critica della Ragion Pura', 'Biografia di J. S. Bach', 'La bibbia di MySql' e un trattato su 'Come parlare in pubblico'. La conversazione con Gwan è interessante e rimango stupito dalla sua conoscenza della produzione di Giovanni Guareschi. Concludiamo la serata al caratteristico Dan Murphy's Bar dove conosco molti altri abitanti del paese.

 Il Castello di MacroomIl Castello di Macroom

L'indomani mi attende un lungo viaggio fino a Cork. Due giorni prima, Brendan mi aveva raccontato di dover raggiungere l'aeroporto della città per accogliere dei suoi amici bengalesi di ritorno dalle vacanze. Quindi l'obiettivo è raggiungere Killarney prima di mezzogiorno così da poter fare la tratta Killarney-Cork con lui. La fortuna è dalla mia: dopo neanche venti minuti di attesa, John, un cuoco di origini scozzesi, mi dà un passaggio lungo la solitaria R568 che unisce Sneem a Killarney. Incontro Brendan a mezzogiorno in punto e, in meno di due ore, dopo una breve sosta nel piccolo paesino di Macroom, raggiungiamo Cork. Durante il tragitto mi racconta del famoso funerale del Presidente Dàlaigh, quando auto di lusso e personalità importanti si erano dovute recare fino a Sneem, lungo le strette stradine della contea, per porgere l'ultimo saluto al defunto politico.

 La Cattedrale di Saint Finnbarre, CorkLa Cattedrale di Saint Finnbarre

Il mio ospite a Cork, Ciàran, è un giovane archeologo di trent'anni che vive in un appartamento a due piani in Probys' Quay, situato nell'ultima casa prima della bellissima cattedrale di Saint Finbarre. La posizione è ottima per fare del turismo: a breve distanza si trovano infatti la già citata Cattedrale neogotica, edificata nel 1870 sui resti di un precedente edificio neoclassico; l'antico Elizabeth Fort, edificato nel 1600 su una collina dalla quale si domina l'intera città; English Market, uno dei due mercati coperti di Cork, dove si possono comprare prodotti freschi di ogni tipo; e la rinomata università di Cork. La cittadina, nonostante il freddo pungente, è davvero gradevole e a misura d'uomo. In serata partecipo a un ritrovo con altri couchsurfers, organizzato in un antico pub della città con musica dal vivo. L'atmosfera è incredibile e mi trovo subito immerso in fitte conversazioni con gente proveniente da ogni angolo del mondo. Il mio ospite mi racconta della sua ultima spedizione in Armenia e del ritrovamento, compiuto dalla sua squadra di ricerca, della scarpa più antica del mondo (risalente al 3000 AC). Affascinato domando ulteriori dettagli mentre la cameriera serve un altro giro di Guinness.

 Charles Fort, KinsaleCharles Fort, Kinsale

Il mattino seguente, di buon ora, prendo il primo bus per Kinsale, cittadina medioevale situata alla foce del fiume Bandon, molto rinomata oggigiorno per gli ottimi ristoranti. Il tempo è variabile e, tra un acquazzone e il successivo, riesco a godermi una visita nel bellissimo Charles Fort, costruito a partire dal 1677 per impedire gli attacchi delle navi francesi e spagnole. Sulla penisola di fronte, separato da pochi chilometri di mare, sorge James's Fort, edificato agli inizi del 1600. I due forti, in tempo di guerra, venivano uniti da una resistente catena sottomarina così da danneggiare gravemente la chiglia di qualunque nave tentasse di raggiungere il porto di Kinsale. Sempre sul fronte bellico, gli abitanti della cittadina, come ricorda una lapide nel porto, raccolsero i superstiti del RMS Lusitania, nave americana affondata da un sottomarino tedesco nel 1916. Ritorno a Cork verso le sette di sera, stanco, bagnato fradicio ma soddisfatto. Ciaràn si rivela un cuoco provetto, preparando un risotto alla milanese così buono da far concorrenza a parecchie nonne lombarde.

 Il Castello di BlarneyIl Castello di Blarney

Il giorno successivo è la volta di Blarney, paesino situato a meno di dieci chilometri da Cork, famoso per l'omonimo antico castello e il curatissimo parco che lo circonda. All'interno della struttura è anche custodita, incastonata in una torre, la Pietra di Blarney (o Pietra dell'Eloquenza). La leggenda vuole che baciando la pietra con un labbro mezzo sospesi oltre un parapetto, si ottenga il dono di una parlantina persuasiva e ammaliante (Blarney significa infatti 'sviolinata'). La tradizione del bacio, cominciata sul finire dell'800, è addirittura al centro di un'avventura di Sherlock Holmes. Secondo diverse statistiche la pietra è l'attrazione turistica più baciata del mondo e di conseguenza anche la meno igienica. Dopo le palpate al seno della statua di Giulietta a Verona e i tre giri sulle palle del Toro di Milano, pensavo di aver assistito al massimo della stupidità in fatto di credenze popolari. Ma viaggiare offre sempre incredibili sorprese.

Il giorno del ritorno è ormai giunto. A causa degli orari dei bus, nonostante sia situato nella vicina zona Est di Cork, non riesco a visitare Blackrock Castle, un'antica fortezza costruita nel 1600 per difendere la città dai pirati. Passando da Killarney mi incontro nuovamente con Brendan che si offre di darmi un ultimo strappo fino all'aeroporto. Le persone e i posti conosciuti in questa intensa settimana affollano la mia mente mentre l'aereo si stacca dolcemente dalla pista.

 Il lago Lough visto dal cimitero di AghadoeIl lago Lough visto dal cimitero di Aghadoe