Fabrizio De Andrè (Indiano) (1981)

Canto del Servo Pastore

Fabrizio De Andrè

Canto del Servo Pastore da Fabrizio De Andrè (Indiano), Fabrizio De Andrè
Canto del Servo Pastore
Testo
Dove fiorisce il rosmarino
c'è una fontana scura
dove cammina il mio destino
c'è un filo di paura
qual'è la direzione
nessuno me lo imparò
qual'è il mio vero nome
ancora non lo so

Quando la luna perde la lana
e il passero la strada
quando ogni angelo è alla catena
ed ogni cane abbaia
prendi la tua tristezza in mano
e soffiala nel fiume
vesti di foglie il tuo dolore
e coprilo di piume

Sopra ogni cisto da qui al mare
c'è un pò dei miei capelli
sopra ogni sughera il disegno
di tutti i miei coltelli
l'amore delle case
l'amore bianco vestito
io non l'ho mai saputo
e non l'ho mai tradito

Mio padre un falco
mia madre un pagliaio
stanno sulla collina
i loro occhi senza fondo
seguono la mia luna
notte notte notte sola
sola come il mio fuoco
piega la testa sul mio cuore
e spegnilo poco a poco.
Canto del Servo Pastore
note e significato

Canto del Servo Pastore è una canzone dalla poetica complessa che in qualche modo descrive la dolce tristezza dell'abbandono delle proprie radici. Nel testo sono numerosi i riferimenti alla macchia mediterranea, in particolare:

Cisto

Nome comune delle piante cespugliose tipiche delle regioni mediterranee, con foglie intere, resine aromatiche molto profumate e fiori larghi, bianchi o rosei, simili a quelli delle rose selvatiche.

Sughera
Quercia sempreverde caratteristica della vegetazione mediterranea, coltivata per ricavarne periodicamente il sughero.

Una risposta a “Canto del Servo Pastore”

  1. non l’avevo mai sentita è veramente bella è pura poesia bravo Fabrizio ci diletti con le tue canzoni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.