Meddle (1971)

Echoes

Pink Floyd

Echoes da Meddle, Pink Floyd
Echoes
Testo
Overhead the albatross hangs motionless upon the air
And deep beneath the rolling waves
In labyrinths of coral caves
The echo of a distant time
Comes willowing across the sand
And everything is green and submarine

And no-one showed us to the land
And no-one knows the where or whys
But something stirs and something tries
And starts to climb towards the light

Strangers passing in the street
By chance two separate glances meet
And I am you and what I see is me
And do I take you by the hand
And lead you through the land
And help me understand the best I can

And no-one calls us to move on
And no-one forces down our eyes
And no-one speaks and no-one tries
And no-one flies around the sun

Cloudless everyday you fall upon my waking eyes
Inviting and inciting me to rise
And through the window in the wall
Come streaming in on sunlight wings
A million bright ambassadors of morning

And no-one sings me lullabies
And no-one makes me close my eyes
And so I throw the windows wide
And call to you across the sky
Echi
Traduzione
Là in alto l'albatro si libra sospeso a mezz'aria,
e giù nel profondo di onde fluttuanti
in labirinti di caverne coralline
l'eco di un tempo remoto si propaga
tremante attraverso la sabbia,
e ogni cosa è verde e sommersa

E nessuno ci mostra questa terra,
e nessuno conosce il dove o il perchè
ma qualcosa sta all'erta, qualcosa si muove
e comincia a farsi strada verso la luce

Sconosciuti camminano per strada
per caso due sguardi diversi si incrociano,
e io sono te, e tutto ciò che vedo sono io,
e ti prenderò per mano
per mostrarti questa terra,
e far si che io capisca più che posso

E nessuno ci fa segno di muoverci,
e nessuno ci fa abbassare gli occhi,
e nessuno parla, nessuno cerca,
nessuno vola intorno al sole

Senza nuvole, ogni giorno, incontri i miei occhi al risveglio,
m'inviti e mi inciti ad alzarmi,
e dal muro, attraverso la finestra
giungono ondeggiando sulle ali della luce del sole
un milione di splendenti ambasciatori del mattino

E nessuno mi canta ninne nanne,
e nessuno mi fa chiudere gli occhi,
così spalanco la finestra
e grido il tuo nome contro al cielo.
Echoes
note e significato

Echoes si intitolava inizialmente Return To The Sun Of Nothing ("Ritorno al Sole del Nulla") e venne eseguita per la prima volta, con questo titolo, il 15 maggio 1971 al Garden Party del Crystal Palace di Londra. La traccia segna una svolta importante nelle tematiche trattate dai Pink Floyd: l'attenzione della band, che ha lentamente abbandonato l'immaginario psichedelico caro a Syd Barrett, si sposta verso la dimensione umana e i problemi di interazione che la contraddistinguono. Racconta Waters a questo proposito:

'Echoes' è il tentativo di descrivere il potenziale che gli esseri umani hanno di riconoscere l'umanità presente nel prossimo e rispondere a questa con empatia piuttosto che disinteresse.

16 risposte a “Echoes”

  1. Davvero l’eco di un tempo passato, con ogni parola che rimanda a molteplici significati, come una scala verso il sole, come la voglia assoluta di esserne abbagliati e di consumarsi nella luce.

  2. Anche io – devoto dei PF – penso che Echoes sia uno dei brani in cui si condensa la loro anima e il loro genio. E quel verso finale, quel grido verso un’assenza così presente o un tu presente/assente, è proprio Roger! Canzone che mi commuove sempre.

  3. Forse c’è un ‘ “eco” (è il caso di dirlo) della poesia di Baudelaire L’ALBATRO. In entrambi i testi l’uccello metaforizza la forza dell’intuizione poetica, avvilita mortalmente dal gretto realismo di un mondo sommerso nella sua non-vita.

  4. Gli echi quotidiani che risvegliano i nostri sensi per raggiungere il nostro io e poter guardare oltre ciò che i nostri occhi non non riescono a scorgere! Pietra miliare della musica!

  5. Un capolavoro musicale richiede una musica sublime ‘accordata’ ad un testo ‘forte’: quando questo connubbio si realizza, nasce una sintesi comunicativa senza eguali.

  6. Echoes è il pezzo che ha fatto girare pagina ai Pink Floyd, è proprio su Meddle che si capisce che direzione prenderanno. Sono convinto che i PF verranno studiati negli anni futuri nelle aule del conservatorio come ora si studia Bach ed altri grandi del passato

    1. Penso che questo cambiamento, con l’abbandono del genere psichedelico e l’approdo a uno stile che guarda al progressive rock, in realtà avvenga un anno prima in Atom Heart Mother e si intravedeva già nel disco 2 di Ummagumma. Il segno inequivocabile è la cosiddetta “suite”, non un brano ma un insieme di parti senza soluzione di continuità, che costituiscono una storia. In Ummagumma la suite è The Gran Vizier’s Garden Party; in Atom Heart Mother è l’omonimo brano; in Meddle è Echoes. Da The dark side of the moon fino a The wall la suite è l’intero album, che in questi casi viene detto “concept album”. La svolta è stata l’uscita di Syd Barrett.

  7. 1971-2023
    Lo riascolto ogni tanto , ( insieme ad Atom Earth Mother e Ummagumma) …. mi fa viaggiare come la prima volta a 17 anni, una rivelazione. Adesso ne ho 69 , una vita in mezzo, ma risvegliano le stesse emozioni. Non mi stanco mai di ascoltarli..

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