Per Brevità Chiamato Artista (2008)

L’Angelo di Lyon

Francesco De Gregori

L’Angelo di Lyon da Per Brevità Chiamato Artista, Francesco De Gregori
L’Angelo di Lyon
Testo
Fu la visione di Anna Maria con il rosario tra le dita
Ad incantare lo stregone e a fargli cambiar vita
Lasciò la scena in un vestito grigio, lasciò un messaggio con un sorriso
Diceva: "Parto per Lione, e cerco un angelo del Paradiso"

Salì sule treno che portava a Bruxelles, ordinò cognac e croissants
Fece l'elenco dei suoi beni futili nella carrozza restaurant
Pensò alle ville e alle piscine, ai pezzi rari da collezione
E fece un voto come San Francesco per il suo angelo di Lione

E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
Mentre guardava dal finestrino l'ombra del treno che lo portava
e ad occhi chiusi sognò quei due fiumi, il Rodano e la Saône
Simbolo eterno delle due anime maschio e femmina di Lyon

Restò ad aspettare sul vecchio ponte, pensò all'incontro di un anno fa
Ma i giorni vanno e diventano mesi, quattro stagioni son passate già
Ora il suo abito è tutto stracciato, somiglia proprio ad un barbone
Gira le strade e cerca ad ogni passo il suo angelo di Lione

Stanotte nella cattedrale mille candele stanno bruciando
Le tiene accese suor Eva Maria a mano a mano che si van consumando
E dentro ai vicoli come in sogno trascina il passo lo straccione
Il vecchio scemo fuori di testa per il suo angelo di Lione

E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
Mentre fissava sui vecchi muri la propria ombra che lo seguiva
E attraversò quei due sacri fiumi, il Rodano e la Saône
E l'acqua scura come il mistero di quell'angelo di Lyon
L’Angelo di Lyon
note e significato

L'Angelo di Lyon è una traduzione della canzone The Angel of Lyon (di Steve Young e Tom Russel), realizzata da Luigi Grechi, fratello di Francesco de Gregori, e da questi incisa nell'album Così va la Vita (1999).

L’Angelo di Lyon
tablatura e accordi
 DO                             FA             DO
Fu la visione di Anna Maria con il rosario tra le dita
  FA               DO         FA               SOL
Ad incantare lo stregone e fargli cambiar vita
  DO                                         FA                       DO
Lasciò la scena un vestito grigio, lasciò un messaggio con un sorriso
  FA             LAm                FA    SOL
Diceva "parto per Lione e cerco un angelo del Paradiso"

   DO                                       FA                DO
Salì sul treno che portava a Bruxelles, ordinò cognac e croissants
  FA                            DO              FA      SOL
Fece l'elenco dei suoi beni futili nella carrozza restaurant
   DO                                      FA      DO
Pensò alle ville e alle piscine, ai pezzi rari da collezione
FA                       LAm           FA   SOL     DO
E fece un voto come San Francesco per il suo angelo di Lione

 FA              DO                REm         DO
E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
REm                DO                     FA       SOL
mentre guardava dal finestrino l'ombra del treno che lo guardava
       FA                  DO         REm       DO
E ad occhi chiusi sognò quei due fiumi, il Rodano e la Saòne
      REm               DO               FA   SOL   DO
Simbolo eterno delle due anime maschio e femmina di Lyon

  DO                                   FA                      DO
Restò ad aspettare sul vecchio ponte, pensò all'incontro di un anno fa
     FA                DO            FA              SOL
Ma i giorni vanno e diventano mesi, quattro stagioni son passate già
   DO                                          FA                    DO
Ora il suo abito è tutto stracciato, somiglia proprio ad un barbone
    FA                           LAm           FA      SOL  Do
Gira le strade e cerca ad ogni passo il suo angelo di Lione.

DO                                  FA           DO
Stanotte nella cattedrale mille candele stanno bruciando
          FA             DO      FA                SOL
Le tiene accese Suor Eva Maria a mano a mano che si van consumando

DO                                          FA          DO
E dentro i vicoli come in sogno trascina il passo lo straccione
FA                             LAm          FA  SOL     DO
Il vecchio scemo fuori di testa per il suo angelo di Lione

FA               DO                REm         DO
E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
REm                     DO                   FA      SOL
mentre fissava sui vecchi muri la propria ombra che lo seguiva
       FA                   DO         REm        DO
E attraversò quei due sacri fiumi, il Rodano e la Saòne
      REm                  DO               FA   SOL   DO
E l'acqua scura come il mistero di quell' angelo di Lyon

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