Volume I (1967)

Preghiera in Gennaio

Fabrizio De Andrè

Preghiera in Gennaio da Volume I, Fabrizio De Andrè
Preghiera in Gennaio
Testo
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.

Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.

Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.

Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
Preghiera in Gennaio
note e significato

"Preghiera in gennaio" è stata dedicata da De Andrè all'amico Luigi Tenco, morto suicida il 27 gennaio 1967.

Una risposta a “Preghiera in Gennaio”

  1. La canzone raccomanda a Dio i suicidi. parlandone come persone coraggiose che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte. proprio come Tenco durante quel festival che lasciò un biglietto in cui parlava esattamente d questo. il suo gesto fu per far capire alla gente che al festival si stava sbagliando tutto

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