Il Fischio del Vapore (2003)

Sento il Fischio del Vapore

Francesco De Gregori

Sento il Fischio del Vapore da Il Fischio del Vapore, Francesco De Gregori
Sento il Fischio del Vapore
Testo
Sento il fischio del vapore del mio amore che 'l va via
Sento il fischio del vapore del mio amore che 'l va via
E l'è partito per l'Albania chissà quando ritornerà
Ritornerà sta primavera con la spada insanguinata
Ritornerà sta primavera con la spada insanguinata
E se mi trova già maritata ohi che pena ohi che dolor!

Ohi che pena ohi che dolor che brutta bestia è mai l'amore
Ohi che pena ohi che dolor che brutta bestia è mai l'amore
Starò piuttosto senza mangiare ma l'amore la voglio far
La voglio far mattina e sera finchè vien la primavera
La voglio far mattina e sera finchè vien la primavera
La primavera è già arrivata ma il mio amore non è tornà
Sento il Fischio del Vapore
note e significato

Nelle note alla canzone del CD si legge:

"Probabilmente ispirato dalla spedizione italiana in Albania del 1914 ed inserito nel clima antimilitarista della Settimana Rossa, questo canto ci viene tramandato da Giovanna Daffini, mondina e cantastorie. Il duro lavoro nelle risaie della pianura Padana produsse solidarietà di classe, coscienza politica ed emancipazione femminile. Molte delle più belle canzoni popolari dell'Italia settentrionale, legate alla quotidianità, alla cronaca, alla vita privata e collettiva, nascono e vengono cantate proprio nelle risaie."

Giovanna Daffini (1913 - 1969) è stata una mondina, cioè una lavoratrice stagionale delle risaie, e cantante italiana, nota per aver contribuito alla diffusione delle canzoni popolari del Nord Italia.

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