Theorius Campus (1972)
Signora Aquilone
Francesco De Gregori
Signora Aquilone
Testo
Testo
C'era una donna, l'unica che ho avuto,
aveva i seni piccoli e il cuore muto,
nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perchè il vento era amico e il cielo era grande,
perchè il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone
non le sembra un pò idiota questa sua occupazione?".
Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà".
E così me ne andai che ero un poco più saggio
con tre soldi di dubbio e due di coraggio
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
E mi feci vicino e gli chiesi perdono
ma volevo sapere se il suo pianto era buono.
Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io".
E prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori, e forse
questa qui non è delle migliori.
aveva i seni piccoli e il cuore muto,
nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva,
sotto un albero verde dolcemente viveva,
sotto un albero verde dolcemente viveva.
Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento,
un vecchio aquilone la portava nel vento
e lei lo seguiva senza fare domande
perchè il vento era amico e il cielo era grande,
perchè il vento era amico ed il cielo era grande.
Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone
non le sembra un pò idiota questa sua occupazione?".
Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà,
forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà".
E così me ne andai che ero un poco più saggio
con tre soldi di dubbio e due di coraggio
e incontrai un ubriacone travestito da santo
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,
che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.
E mi feci vicino e gli chiesi perdono
ma volevo sapere se il suo pianto era buono.
Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io,
ma è più dolce del vino perchè l'ho fatto io".
E prima che le stelle diventassero lacrime
e prima che le lacrime diventassero stelle
ho scritto canzoni per tutti i dolori
e forse questa qui non è delle migliori, e forse
questa qui non è delle migliori.
Signora Aquilone
note e significato
note e significato
"Signora aquilone" è cantata da Francesco De Gregori. Nella versione originale della canzone, più volte riproposta in concerto, il verso "è antico come Dio" recitava in realtà "è cattivo come Dio"
Signora Aquilone
tablatura e accordi
tablatura e accordi
RE SOL
C'era una donna, l'unica che ho avuto
RE LA
aveva i seni piccoli e il cuore muto
RE SOL
n
C'era una donna, l'unica che ho avuto
RE LA
aveva i seni piccoli e il cuore muto
RE SOL
n