De Gregori (1978)
Il ’56
Francesco De Gregori
Il ’56
Testo
Testo
A guardare nei ricordi sembra ancora ieri,
che salivo su una sedia per guardare i treni.
Da dietro a una finestra un cortile grande
un bambino, un bambino.
Mio fratello che studiava lingua misteriose,
in ginocchio su una sedia coi capelli corti.
Eravamo forse solo nel '56,
un bambino, un bambino.
E tutto mi sembrava andasse bene,
e tutto mi sembrava andasse bene.
Tra me e le mie parole,
tra me e le mie parole,
e la mia anima.
E il Natale allora si, che era una festa vera,
cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima,
i regali mi duravano una settimana,
un bambino, un bambino.
Mi ricordo le fotografie dei carri armati,
io passavo i pomeriggi a ritagliarle,
a incollarle sopra pezzi di cartone,
un bambino, un bambino.
E tutto mi sembrava andasse bene,
e tutto mi sembrava andasse bene.
Tra me e le mie parole,
tra me e le mie parole,
e la mia anima.
che salivo su una sedia per guardare i treni.
Da dietro a una finestra un cortile grande
un bambino, un bambino.
Mio fratello che studiava lingua misteriose,
in ginocchio su una sedia coi capelli corti.
Eravamo forse solo nel '56,
un bambino, un bambino.
E tutto mi sembrava andasse bene,
e tutto mi sembrava andasse bene.
Tra me e le mie parole,
tra me e le mie parole,
e la mia anima.
E il Natale allora si, che era una festa vera,
cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima,
i regali mi duravano una settimana,
un bambino, un bambino.
Mi ricordo le fotografie dei carri armati,
io passavo i pomeriggi a ritagliarle,
a incollarle sopra pezzi di cartone,
un bambino, un bambino.
E tutto mi sembrava andasse bene,
e tutto mi sembrava andasse bene.
Tra me e le mie parole,
tra me e le mie parole,
e la mia anima.
Il ’56
note e significato
note e significato
Racconta De Gregori:
"[Il '56] è una canzone scritta almeno quattro anni prima che la incidessi. Ero in sala e avevo pochissime canzoni scritte e allora mi sono trovato a guardare nei cassetti e ho trovato questa canzone."