The Wall (1979)

Another Brick in the Wall (part II)

Pink Floyd

Another Brick in the Wall (part II) da The Wall, Pink Floyd
Another Brick in the Wall (part II)
Testo
We don't need no education
We don't need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave the kids alone
Hey teacher leave us kids alone
All in all it's just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall

We don't need no education
We don't need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave the kids alone
Hey teacher leave us kids alone
All in all you're just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall

"Wrong! Do it again!"
"If you don't eat yer meat, you can't have any pudding!
How can you have any pudding if you don't eat yer meat?!"

"You! Yes! You behind the bikesheds! Stand still, laddie!"
Un Altro Mattone nel Muro (parte II)
Traduzione
Non ci serve un'istruzione
non ci serve che controlliate i nostri pensieri
Nessun cupo sarcasmo nella classe
Maestri lasciate soli i bambini
Hey, maestro, lasciaci soli
Dopo tutto era solo un mattone nel muro
Dopo tutto era solo un mattone nel muro

Non ci serve un'istruzione
non ci serve che controlliate i nostri pensieri
Nessun cupo sarcasmo nella classe
Maestri lasciate soli i bambini
Hei maestro, lasciaci soli
Dopo tutto era solo un mattone nel muro
Dopo tutto era solo un mattone nel muro

"Sbagliato! Rifallo da capo!"
"Se non mangiate la carne, non potrete mangiare il pudding!
Come potrete ricevere il pudding se non mangiate la carne?"

"Tu! Sì! Tu dietro il deposito delle bici! Stai dritto, ragazzo!"
Another Brick in the Wall (part II)
note e significato

Another Brick in the Wall (Part II), che inizialmente s'intitolava Education, è un'altra canzone autobiografica nella quale Waters riflette sull'educazione ricevuta a scuola. Il muro di cui si parla è quello costruito dall'autore per estranearsi dalla realtà; ogni episodio triste o doloroso della sua vita (la morte del padre, le violenze subite a scuola, il difficile rapporto con la madre, le sempre più numerose discussioni con il pubblico dei suoi concerti) diventano un mattone di questo muro.

É interessante ricordare che la versione originale di Another Brick in the Wall (Part II), così come era stata incisa per la prima volta, durava solo un minuto e venti secondi. Il produttore del disco, Bob Ezrin, intuendo le potenzialità della canzone, chiese a Waters di inserire una seconda strofa ma questi rifiutò. Così al produttore non rimase altra opzione che ripetere la prima strofa aggiungendo il coro dei bambini e una traccia diversa di batteria. Il risultato venne fatto ascoltare a Waters che lo apprezzò particolarmente e decise di ritornare sui suoi passi, autorizzando le modifiche alla traccia.

La parte finale della canzone è cantata dal coro della Fourth Form Music Class Islington Green School di Londra, scelto per la sua vicinanza allo studio di registrazione. Il coro era composto da 23 bambini di età compresa tra i 13 e i 15 anni. I giovani cantanti non vennero pagati ma, in cambio del loro lavoro, ricevettero una copia dell'album e vennero donati 1000£ (circa 6000€ attuali) alla scuola che frequentavano.

Another Brick in the Wall venne usata nel 1980 come inno da un movimento di protesta del Sud Africa che denunciava le disuguaglianze razziali dell'educazione sotto l'apartheid. Per tale motivo l'ascolto e la vendita della canzone e del disco stesso furono proibiti in tutta la nazione.

19 risposte a “Another Brick in the Wall (part II)”

  1. è stata subito una esplosione mentale anche se non capivo quando è uscita quel che diceva ma se ne intuiva la carica. rimpiango solo che qui in italia certe cose non accadranno mai, nonostante che le stesse cose tanti e tutti le abbiano patite e sofferte come il grande Roger Wotar

  2. Penso Che l’unico che possa avvicinarsi ai Pink Floyd qui in Italia sia Caparezza, anche se può sembrare un personaggio grottesco

  3. Felice di aver trovato spiegazione esauriente sul significato del testo che avevo compreso solo in parte….. Adoro i Pink Floyd e ho trasmesso questa passione a mia figlia che ora ha 29 anni!!!! Grazie ragazzi

    1. Piacere mio 🙂 E’ un bene che la passione per la buona musica venga trasmessa di generazione in generazione!

  4. Grande musica con testo che interpretava il disagio dei giovani che ora purtroppo i giovani non vivono più nella scuola ma nella vita dominata ancora dai poteri forti , nulla cambierà i potenti hanno e continueranno imperterriti a dominare il mondo …that’s life..!!!

  5. La maestra di inglese di mio figlio (quinta elementare) ha chiesto ai bimbi di trovare a casa una canzone da poter tradurre in classe domani. Dopo avergliela fatta ascoltare e spiegata questa sarà la proposta di mio figlio. Vedremo se la maestra sarà in grado di accettare la sfida.
    Grazie 1000 per il supporto alla spiegazione del testo.

    1. Ahah, o si farà apprezzare o si farà odiare dalla maestra. In ogni caso vale la pena ravvivare un po’ l’atmosfera della classe 😀

      1. Grande maestra, sfida raccolta. I Pink Floyd entrano ufficialmente a far parte del programma di inglese di quest’anno 😉

  6. Nella Lingua Inglese due negazioni si elidono e dunque affermano.Come tradurre dunque la celeberrima prima strofa di questo indimenticabile brano del visionario Waters?

    1. “we don’t need no education”, è volto a significare che gli alunni non hanno bisogno di questo tipo di educazione. Quella doppia negazione: non abbiamo bisogno di nessuna educazione infatti significa abbiamo bisogno di un’educazione (per comprendere le malefatte di questo sistema abbiamo bisogno di una vera educazione, non quella imposta).
      L’educazione corrisponde al controllo mentale, quello necessario a renderli completamente inermi, senza reazioni, senza ribellioni al sistema costituito.

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