Amore nel Pomeriggio (2001)
Spad VII S2489
Francesco De Gregori
Spad VII S2489
Testo
Testo
Una bestia di fuoco e velocità,
cinque quintali di pura bellezza.
Un angelo giallo come un lampo
e improvviso come una faina.
Eravamo una macchina sola
e io pensavo ed era cosa fatta.
Nessuno ci stava dietro,
senza peso e senza ingombro,
senza peso, senza ingombro,
solo pensiero veloce.
A terra si vedevano solo bocche spalancate,
i bambini di Lugo ci segnavano a dito.
Le donne si innamoravano
dell'aeroplano e del mio coraggio.
Ed era solo volontà di precisione,
la guerra, solo l'occasione,
e i nemici quasi complici di questa volontà,
complici e gregari della nostra temerarietà.
La terra è una parentesi tra una partenza e l'altra,
quasi un'inutile perdita di tempo,
per cose di poca importanza.
Di lassù, c'è un'altra vista del mondo,
un altro panorama della vita.
Non avremmo potuto invecchiare mai,
non dovevamo invecchiare mai,
perché non eravamo nati per invecchiare mai.
La terra è una parentesi tra una partenza e l'altra,
quasi un'inutile perdita di tempo
per cose di poca importanza.
Ecco una bestia di fuoco e aerodinamicità.
Ecco cinque quintali di vera bellezza.
cinque quintali di pura bellezza.
Un angelo giallo come un lampo
e improvviso come una faina.
Eravamo una macchina sola
e io pensavo ed era cosa fatta.
Nessuno ci stava dietro,
senza peso e senza ingombro,
senza peso, senza ingombro,
solo pensiero veloce.
A terra si vedevano solo bocche spalancate,
i bambini di Lugo ci segnavano a dito.
Le donne si innamoravano
dell'aeroplano e del mio coraggio.
Ed era solo volontà di precisione,
la guerra, solo l'occasione,
e i nemici quasi complici di questa volontà,
complici e gregari della nostra temerarietà.
La terra è una parentesi tra una partenza e l'altra,
quasi un'inutile perdita di tempo,
per cose di poca importanza.
Di lassù, c'è un'altra vista del mondo,
un altro panorama della vita.
Non avremmo potuto invecchiare mai,
non dovevamo invecchiare mai,
perché non eravamo nati per invecchiare mai.
La terra è una parentesi tra una partenza e l'altra,
quasi un'inutile perdita di tempo
per cose di poca importanza.
Ecco una bestia di fuoco e aerodinamicità.
Ecco cinque quintali di vera bellezza.
Spad VII S2489
note e significato
note e significato
Spad VII S2489 è stata scritta da Guido Guglielminetti e Alessandro Arianti. Il titolo della canzone si riferisce all'aereo pilotato dall'asso dell'aviazione italiana Francesco Baracca (1888 – 1918), nato a Lugo (Ravenna), la cittadina menzionata nella terza strofa, e morto durante un combattimento aereo della Prima Guerra Mondiale.