Bringing It All Back Home

Bob Dylan

1965

Bringing It All Back Home, Bob Dylan

Bringing it All Back Home, conosciuto in Europa anche come Subterranean Homesick Blues, continua il processo di allontanamento dalla canzone folk di protesta cominciata nel precedente Another Side of Bob Dylan e l'avvicinamento a un sound rockeggiante con testi onirici. Non a caso, l'album è diviso in parte elettrica (lato A) e parte acustica (lato B). [Continua a leggere]

Bringing It All Back Home, lista canzoni

Buona parte delle canzoni sono state scritte a Woodstock, nella casa del produttore Albert Grossman, dove Dylan era solito incontrare Joan Baez. Le uniche eccezioni sono Mr. Tambourine e Gates of Eden, già pronte per l'album precedente.

Dylan, forte del suo crescente successo, conoscerà i Beatles il 28 Agosto del 1965 (e, secondo l'aneddoto, avvicinerà i Quattro di Liverpool alla marijuana). Questo incontro convincerà Dylan ad esplorare nuove forme musicali e i Beatles ad addentrarsi in tematiche più introspettive.

In seguito a questo, Dylan e il produttore Tom Wilson sperimentarono l'idea di registrare canzoni folk in chiave elettrica, senza ottenere particolari risultati (Wilson riuserà però con successo questa idea per la versione elettrica di The Sound of Silence).

L'album venne registrato sotto la supervisione di John P. Hammond, figlio del primo produttore di Dylan.

L'immagine di copertina vede Dylan in primo piano e la moglie di Albert Grossman, Sally, dietro di lui. Dylan porta dei gemelli ai polsi, ricevuti in regalo da Joan Baez e menzionati nella canzone Diamonds and Rust.

Hanno suonato:
Bob Dylan:
voce, chitarra, armonica, tasteiere
John Boone:
basso
Al Gorgoni:
chitarra
Bobby Gregg:
batteria
Paul Griffin:
piano e tastiere
John P. Hammond:
chitarra
Bruce Langhorne:
chitarra
Bill Lee:
basso
Joseph Macho, Jr.:
basso
Frank Owens:
piano
Kenny Rankin:
chitarra
John B. Sebastian:
basso

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